Serata Explo

14/04/2018  21:00

CineTeatro Cesare Volta
Piazzale Salvo D'Acquisto 1, Pavia
Accessibile
Serata Explo

Info

Prezzo ingresso: INTERO 12 EURO, RIDOTTO 8 EURO, OPERATORI 2 EURO

Organizzato da

C.L.A.P.Spettacolodalvivo
Telefono: 0308084751
E-mail: comunicazione@claps.lombardia.it
 
CineTeatro Cesare Volta
Piazzale Salvo D'Acquisto 1, Pavia

Il Network Anticorpi XL è la prima rete italiana dedicata alla giovane danza d'autore, costituita da 35 operatori di 15 Regioni coordinati dall'Associazione Cantieri e riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. La Vetrina è una delle sue azioni: un lavoro di scouting che offre ai giovani autori - selezionati con bando annuale - una preziosa occasione di visibilità e confronto. Contribuisce anche alla mobilità degli artisti grazie ad una rassegna itinerante: le serate Anticorpi Explo.

FRAY
Coreografia, costume, scenografia Olimpia Fortuni
Interprete e paesaggio sonoro Pieradolfo Ciulli
Con il sostegno di Sementerie artistiche e Fattoria Vittadini

Tutto è nato per andare sempre più veloce, è il ritmo del caos. Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle dell'esistenza diventano sempre più microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro che una parte piccolissima del ripetersi di un disegno dell'esistenza di grandezze inimmaginabili. Delicati e fragili quanto un bicchiere di cristallo che, prima o poi, cadrà e si romperà in mille pezzi, poiché è l'inevitabile direzione della vita che tende alla disgregazione e alla frammentazione.

"Fray" è una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. Un cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente saremo, per ricordarci quanto non sia scontato essere qui, ora. L'influenza dei nostri tempi trasforma la decomposizione in altro ordine e il caos non solo si espande verso il fuori ma dall'interno implode.

La pesca che compriamo al supermercato marcisce dentro, mentre fuori la pelle rimane accattivante e desiderosa di essere assaggiata. Noi, nel nostro degrado globale e individuale, seguiamo lo stesso processo fisicamente, spiritualmente, socialmente, culturalmente. Così non solo la vita, ma anche la morte è diventata ambigua e, se esteticamente possiamo godere di tutti i formulati di bellezza e onnipotenza, dentro non possiamo fermare il nostro eterno viaggio verso il caos. La potenza e la bellezza della vita sfugge inconsapevole come la meraviglia di un corpo danzante nel suo viaggio dentro e fuori di sé.

SOGGETTO SENZA TITOLO
Produzione: Sosta Palmizi
Paesaggio sonoro: Pieradolfo Ciulli e Danilo Valsecchi

Soggetto Senza Titolo è un percorso in cui, da una parte, si apre un campo per arricchire una ricerca individuale di movimento e di ricerca del sé, e dall'altra, è soprattutto un'immersione in un mondo intimo e solitario, con il fine di rivelare una sensazione, uno stato d'animo: un colore, il BLU, che - in senso figurato, nell'idioma inglese - assume il significato di malinconia, accompagnato dall'influenze del panorama di un underground metropolitano del vissuto personale dell'artista.

L'immagine che ne emerge è quella di un omino stilizzato, quasi un fantoccio, informe, liquido, senza una specifica identità, caratterizzato dai colori del rosso e del blu, colori primari che inducono a pensare ad un'origine, o embrione di un'identità.

BEVIAMOCI SU_NO GAME
Ideazione: Francesco Colaleo
di e con: Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Ugolini
musiche: Mauro Casappa
rielaborazione musicale: Maxime Freixas
in co-produzione con la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei
in collaborazione con ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, Twain residenza spettacolo dal vivo, Micadanse (Parigi)

Beviamoci su, la sbornia ci porterà consiglio. Beviamoci su_No Game affronta la difficile tematica della dipendenza dall'alcool come soluzione facile alla vita. Non si tratta di un gioco. Il divertimento delle nuove generazioni Smart rischia di essere un pericolo frequente, un Game Over causa della perdita totale della ragione come categoria dell'essere umano.

In un paese dei balocchi si assiste al degrado di un potenziale creativo inespresso, se non attraverso atti al confine con il vandalismo. Siamo lontani dalla Bohème degli artisti francesi... Il gesto realistico, teatrale e danzato riconduce nei luoghi della memoria come in quelli della vita reale: dall'alterazione delle percezioni sensoriali alle solitudini interne. Il corpo è espressione deforme della visione.

Corpo sapiente alla maniera di Omero e non banalmente ubriaco.