Senza lasciare traccia di Gianclaudio Cappai

18/06/2016  21:30 -  23:30

18/06/2016

Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Senza lasciare traccia

Info

Rassegna "Cinema sotto le stelle"
Prezzo ingresso: Biglietto Intero euro 5, Ridotto euro 4, Studenti under 26 euro 3

Organizzato da

Teatro Fraschini
Telefono: 0382 371201
E-mail: gsollazzi@teatrofraschini.org

IL CINEMA E CHI LO FA

Sabato 18 giugno 2016 ore 21.00

Senza lasciare traccia

Regia Gianclaudio Cappai,
interpreti 
Michele Riondino, Valentina Cervi, Elena Radonicich, Giordano De Plano, Fabrizio Ferracane,
origine Italia 2016,
durata 93'.

Partecipa alla proiezione il regista Gianclaudio Cappai.

Bruno, la sua memoria, il passato sulla sua pelle. Un male che lo consuma da dentro.
Un'esordio felice al lungometraggio per il giovane regista sardo Gianclaudio Cappai.

Oggi Bruno sta male. Ma il suo male ha origini lontane. La moglie Elena cerca di stargli vicino ma Bruno non le permette di passare la soglia. Quel muro che lui ha tirato su per nascondere paura e disagio. Elena però deve trasferirsi per restaurare un antico dipinto proprio vicino al posto dove, a sua insaputa, tutto ha avuto origine. A questo punto Bruno ha un piano. Ma Elena non dovrà mai scoprirlo...

Dopo il corto Purché lo senta sepolto, vincitore al Torino Film Festival, e dopo il mediometraggio So che c'è un uomo Gianclaudio Cappai crea nuove inquietanti atmosfere utilizzando bene spazi molto distanti da quelli della sua Sardegna.

Un'architettura agricola e industriale da “profondo Nord” (il film è girato vicino a Maleo, in provincia di Lodi, a meno di 50 km da qui) al centro di un tessuto geografico (estetico, ma che finisce per essere anche etico) che contraddistingue la nostra Pianura Padana.

Un film nero (e quindi di genere) girato oggi da un regista esordiente. Ma come? Direte voi. Ma allora non siamo più in Italia! Ebbene sì. Cappai si cimenta col genere e non teme il confronto con ben più blasonati, poiché più noti, concorrenti. D'altronde un parallelo con qualsivoglia parte della Storia del Cinema non farebbe impallidire qualsiasi contemporaneo? Certo. E tuttavia non dimentichiamo che quelli che noi oggi conosciamo come i “classici” si sono dibattuti ai tempi loro in complicatissime vicende creativo-produttive non dissimili da quelle di oggi.

Di Senza lasciare traccia a noi piace soprattutto il credibile (eppur così metaforico) set principale, (un bravo quindi anche allo scenografo Alessandro Bertozzi), il “retroterra psicologico” di questi personaggi, la mano ferma nella direzione di attori finalmente credibili anche fuori dal piccolo (in ogni senso) schermo. Una storia d'amore, odio e vendetta universale. Perché, non dimentichiamolo, a questo mondo c'è chi è: “...incline al male fin dalla nascita".

Di fuoco.

 

In caso di maltempo la proiezione verrà annullata e recuperata in autunno presso il Cinema Politeama.