Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli

08/09/2016  21:30 -  23:30

08/09/2016

Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli

Info

Rassegna "Cinema sotto le stelle"
Prezzo ingresso: Biglietto Intero euro 5, Ridotto euro 4, Studenti under 26 euro 3

Organizzato da

Teatro Fraschini
Telefono: 0382 371201
E-mail: gsollazzi@teatrofraschini.org

LOTTA

Giovedì 8 settembre 2016 ore 21.30

Il labirinto del silenzio (Im Labyrinth des Schweigens)    

Regia Giulio Ricciarelli,
interpreti Alexander Fehling, Andre´ Szymanski, Friederike Becht, Johannes Krisch, Hansi Jochmann, Johann von Bülow, Robert Hunger-Bühler, Lukas Miko, Gert Voss,
origine Germania 2014, durata 124'.       

Uno sguardo originale sullo stile di vita in Germania degli anni del miracolo economico. Sullo sfondo di eventi realmente accaduti un film inchiesta sobrio e funzionale. Giulio Ricciarelli, il regista, vede nel cinema un metodo d'indagine. L'approccio alla Shoah è inevitabile. Corretto, delicato, coerente.

A Francoforte nel 1958 Johann Radmann è un giovane procuratore con un forte senso anche etico della giustizia. Suo padre, che Johann ricorda come un modello, è morto, come tanti altri padri della nazione, alla fine della WWII, ma davvero tutti questi uomini meritano il rango di eroi? Avvicinato da Thomas Gnielka, giornalista innamorato della verità e che non rinuncia a combattere per diffonderla, Johann conosce Simon, artista ebreo uscito vivo dai campi di sterminio, che gli indica in un insegnante di una scuola elementare uno degli aguzzini del campo di concentramento. Dopo la fine della guerra infatti in Germania molti carcerieri e tanti ufficiali sono ritornati, rimuovendo colpe orribili, alle loro vite di ogni giorno...

L'impronta della Shoah, unica e terribile. Il suo peso su arte, cinema e letteratura. Come dimenticare il passato? Come farlo rivivere in forma corretta e che ne faciliti la rielaborazione? Giulio Ricciarelli, regista italiano naturalizzato in Germania, dopo una lunga carriera tutta tedesca di attore e produttore, ci da il suo contributo con Il labirinto del silenzio, un'opera in cui, inaspettatamente trattandosi di un film, assistiamo a uno slittamento dal piano della visione a quello dell’ascolto, dalla forza delle immagini a quella delle parole.

Il giovane e biondo procuratore al centro della trama (semplificazione fictionale di ben tre differenti figure nella storia vera) riuscirà al termine del suo sforzo ad istruire il famoso processo ad Auschwitz di Francoforte, il primo tutto tedesco, che, durato dal 1963 al 1965, portò al banco degli imputati tutta una classe fortunosamente scampata a Norimberga.

Era il 1949 quando il cancelliere in carica dello stato tedesco Konrad Adenauer propendeva per una reintegrazione massiva, soprattutto nella funzione pubblica, dei cittadini rimossi dai loro incarichi, perché coinvolti con il regime nazista. La Germania doveva rinascere. Champagne, altri edifici e nuovo stile di abbigliamento sottolineavano il desiderio di tutti di dimenticare un'orrendo quanto vicino passato. Davvero un desiderio unanime? No. Qualcuno non poteva ne' voleva dimenticare. E a partire dal 1958, per l’intervento di una commissione incaricata di indagare sui crimini di guerra e sui criminali nazisti questo desiderio/bisogno diventa diffuso e unanimemente sentito. 

Il tema delle colpe e delle responsabilità della Germania durante la guerra da questo momento prende un peso assolutamente nuovo. E questo film, dedicato alle figure realmente esistite del giornalista Thomas Gnielka e del procuratore Fritz Bauer, ne offre un doveroso quanto apprezzabile omaggio.

Candidato per la Germania all'Oscar miglior film straniero 2016 Im Labyrinth des Schweigens (più correttamente NEL labirinto del silenzio) assume su di sé le colpe per un passato orribile, ma che è sempre più necessario frequentare e far conoscere. Un passato ingombrante certo, ma che soltanto se riconosciuto e accettato fino in fondo potremo sperare di non rivivere.

Doveroso, commovente, teso e appassionante.


In caso di maltempo la proiezione verrà annullata e recuperata in autunno presso il Cinema Politeama.