Fiore del deserto di Sherry Hormann

SPERANZA

Giovedì 28 luglio 2016 ore 21.30

Fiore del deserto (Desert Flower)

Regia Sherry Hormann,
nterpreti Liya Kebede, Sally Hawkins, Craig Parkinson, Meera Syal, Anthony Mackie, Juliet Stevenson, Timothy Spall, Soraya Omar-Scego,
origine Gran Bretagna, Germania, Austria, Francia 2009,
prima uscita in Italia 14 aprile 2016, durata 120'.

Waris Dirie nasce in un villaggio della Somalia ed è venduta dal padre ad un uomo di sessant'anni. Ma Waris con coraggio non accetta questo destino e decide di fuggire. Liya Kebede al suo debutto cinematografico. Ottima interprete, perfetta nel ruolo.

Waris è bellissima, somala e si ritrova nel cuore di Londra, a piedi nudi e con un passaporto falso in mano. I suoi incontri: Marylin, aspirante ballerina, Terry Donaldson celebrato fotografo e Juliet Stevenson direttrice di un'agenzia di modelle con la sindrome di Pigmalione, tempereranno il suo carattere bizzarro e la comprensibile diffidenza iniziale. Funestata da un passato oscuro, l'infibulazione e il matrimonio combinato, a 13 anni, con un vecchio di cui diventerebbe la quarta moglie, Waris, il cui nome significa Fiore del deserto, si sottrae al suo destino scappando prima a Mogadiscio poi in Inghilterra, prendendo finalmente coscienza dei suoi diritti come donna (tra l'altro bellissima) e soprattutto come essere umano.

Tratto dalla vera storia di Waris Dirie, top model di fama internazionale, nonché portavoce ufficiale della campagna dell'Onu contro le mutilazioni femminili, il film è sceneggiato dalla regista americana di origini tedesche Sherry Hormann, e realizzata da una piccola, giovane casa di produzione indipendente di Verona, la Ahora! Film. Liya Kebede, la sua interprete, è un'altra super-model che proviene dal Corno d'Africa, anche se etiope e non somala, ed al suo debutto cinematografico stupisce per l'aderenza e la credibilità della sua performance.

Bellissima, leggera, profonda, misteriosa come una notte africana e solare come una ragazza che cerca emancipazione in europa, Liya mostra grazia e timidezza, paura e determinazione, ingenuità e buon senso, suprema vulnerabilità e altrettanto suprema dignità.

Orrore e comicità non sempre si sposano al cinema. Eppure la via che sceglie il mondo per vendicarsi della grazia stupisce continuamente per la sua infinita fantasia.

Saltellante, pudico ma pieno di fierezza.

In caso di maltempo la proiezione verrà annullata e recuperata in autunno presso il Cinema Politeama.