Carol di Todd Haynes

02/07/2016  21:00 -  23:30

02/07/2016

Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Carol di Todd Haynes

Info

Rassegna "Cinema sotto le stelle"
Prezzo ingresso: Biglietto Intero euro 5, Ridotto euro 4, Studenti under 26 euro 3

Organizzato da

Teatro Fraschini
Telefono: 0382 371201
E-mail: gsollazzi@teatrofraschini.org

RIVOLTA

Sabato 2 luglio 2016 ore 21.00

Carol

Regia Todd Haynes,
interpreti Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler,
origine Gran Bretagna, USA 2015, durata 118'.

La storia d'amore tra due donne negli USA degli anni '50.

New York, 1952. Therese Belivet è una giovane impiegata in un grande magazzino di Manhattan. Carol, una cliente distinta, rapita da un trenino. Basteranno un rigido inverno e severe regole di comportamento a tenerle lontane? Douglas Sirk e le simmetrie sbilenche del desiderio. Con Todd Haynes l'omosessualità latente emerge in superficie. Ormai non è più un "disturbo sociopatico della personalità" come ai tempi della Guerra Fredda. Gelato e bollente.

Fermiamoci per un attimo a riflettere. Proprio oggi, a pochi giorni dalla omofobica strage di Orlando. Carol nel 1952 e nella civilissima America senza immigrati afgani è considerata una madre indegna per una "clausola morale". Deve rinunciare alla custodia della figlia, sopportando l'umiliazione di controlli medici che inibiscano la sua omosessualità vista come un disturbo. Ma lo specchio ideale di questo tormento è proprio il volto di Cate Blanchett, che sotto la pelle pallida lascia indovinare il forte desiderio per Therese. Ricorda Lauren Bacall la sua bellezza. Sguardo blu e glaciale, che costringe ad abbassare gli occhi o a resistergli sapendo di perdere. D'altronde Therese/Rooney Mara e direttamente derivata dal timido fascino di Audrey Hepburn. Celeste e acerbo, il suo sguardo è più a suo agio dietro il mirino di una macchina fotografica che in un salotto. Fisionomia sotto controllo, espressività minima, educazione di superficie. Sotto lo sguardo ironico della Blanchett e quello fintamente ritroso e registico di Haynes, il suo profilo si definisce meglio, schiudendo il personaggio ad un ventaglio di nuove sensazioni.

Di stile, poetico, differente, sano.

PS
Ricordo indelebile e bellissimo in sala, questa primavera, durante le proiezioni di INDIE#20 confrontare lo sguardo delle studentesse rapite dalla visione e dei loro compagni, di fianco, un po' perplessi, un po' spaesati, a volte seriamente preoccupati.

In caso di maltempo la proiezione verrà annullata e recuperata in autunno presso il Cinema Politeama.