Perfect Day di Fernando León de Aranoa

DECISIONE

Perfect Day

Martedì 21 giugno 2016 ore 21.00

Regia Fernando León de Aranoa,
interpreti Benicio Del Toro, Tim Robbins, Olga Kurylenko, Melanie Thierry, Fedja štukan, Eldar Residovic, Sergi López,
origine Spagna 2015, durata 106'.

I cooperanti umanitari non sono tutti uguali. Ma che succede se si trovano ad essere davvero molto differenti però a svolgere tutti lo stesso lavoro, nello stesso posto e in una condizione un po' particolare? Cinema d'autore, di dettagli, d'amore per il cinema e d'affetto per lo spettatore intelligente.

È il 1995 in una zona di guerra da qualche parte nei Balcani. Sono iniziate le trattative per la pace, ma, sebbene dovrebbe essere finita, la guerra è in grado ancora di nuocere non poco, come sanno "perfettamente" Mambru e B, operatori esperti, sul posto ormai da anni, sempre in giro sui loro fuoristrada.
Il problema stavolta è togliere da un pozzo un cadavere che ne appesta l'acqua. Normale amministrazione dunque, e invece no. A complicare il tutto interverranno una giovane e inesperta francese, l'interprete Damir, l'avvenente Katja, che Mambru conosce da tanto, da prima di fidanzarsi soprattutto, e tanta, tanta irrazionale voglia di farsi del male...

La debolezza umana si scontra con l'ideale dell'homo homini deus nell'ultimo film di Fernando Leon de Aranoa, un autore che passando da Bardem ci ha abituato all'impegno sociale dei suoi documentari, ma anche ad una quasi ossessiva cura (amore diremmo) per i dettagli più piccoli e insignificanti.

Un'ottimo script, il desiderio di questi eroi -comprensibile- di mettere un po' d'ordine nel caos (dal quale sempre i più poveri hanno da perdere), la pazienza e l'attenzione che ti fa usare mezzi semplici ma efficaci per raccontare la vita come non t'aspetti.

Poi la narrazione realistica incontra la metafora, ed è amore a prima vista.

La rappresentazione è sempre falsa, ma allora perché sentiamo che Perfect Day di Aranoa ci parla del dramma della guerra meglio di tante immagini dal fronte, retoriche o sporche di sangue? Forse il valore aggiunto sono i protagonisti: Benicio Del Toro, triste, disilluso ma mai patetico, Tim Robbins, scelto nel cast perché quel gigante del regista voleva un attore più alto di lui (...ho voluto tre attori grandi e grossi, due dei quali più alti di me -Tim Robbins e il bosniaco Fedja Stukan- per rappresentare visivamente il contrasto fra la possenza fisica di chi fa questo lavoro e l'impotenza e frustrazione che si prova in situazioni in cui ottenere risultati positivi è davvero difficile, e che ho provato anch'io in zone di guerra in cui il mio metro e 98 non faceva alcuna differenza) l'ingenua al limite del comico Melanie Thierry e Olga Kurylenko, di una malizia solo accennata, anche se così efficace.

Un film ironico, amaro, autentico e piovoso.

In caso di maltempo la proiezione verrà annullata e recuperata in autunno presso il Cinema Politeama.