REMEMBER

18/05/2016  16:00 -  21:00

18/05/2016

Cinema Teatro Politeama
Corso Cavour 20, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Remember

Info

Rassegna "Sguardi Puri"
Prezzo ingresso: Ingresso intero 5 EURO, ridotto AGIS e anziani 4 EURO, fino a 26 anni 3 EURO

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Cinema Teatro Politeama
Corso Cavour 20, Pavia

mercoledì 18 maggio ore 16 e ore 21
REMEMBER

Regia Atom Egoyan, interpreti Christopher Plummer, Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven, Dean Norris, Henry Czerny, Peter DaCunha Sofia Wells, Duane Murray, Kim Roberts, Janet Porter, Stefani Kimber, origine Canada, Germania 2015, durata 95'.

"Un nazista è una persona cattiva"

Zev Guttman è ebreo, affetto da demenza senile e ricoverato in una clinica privata con Max, compagno col quale Zev ha condiviso il tragico passato e l'orrore di Auschwitz.

Poiché Max è costretto sulla sedia a rotelle toccherà a Zev cercare di fare giustizia, vendicando le rispettive famiglie nei confronti del loro aguzzino, settant'anni prima arrivato in America e lì riparato sotto mentite spoglie. Confuso dalla malattia, ma determinato nella sua missione, Zev comincia così un viaggio che lo porterà a riflettere sul dolore, sulla perdita e sui ruoli in una delle maggiori disgrazie del secolo breve.

Egoyan, nasce al Cairo da genitori armeni (due scienziati nucleari che non a caso scelgono per lui il nome Atom), e si trasferisce con loro nella Columbia Britannica alla tenera età di soli tre anni.

Sarà per l'origine, sarà per l'appartenenza ad uno dei popoli più perseguitati della storia, sarà per l'educazione assorbita in un paese profondamente occidentale, ma il nostro Atom stenta a far a patti con due questioni: il peso della memoria, collettiva quanto individuale, nella storia dell'uomo e il rapporto che si
instaura tra media, rappresentazione e realtà nella percezione del mondo contemporaneo.

Ecco. Se si sanno almeno queste due cose il film Remember rimarrà scolpito nella coscienza di chi guarda per molto, molto tempo dopo la sua visione.
La cerebralità algida di una ripresa, il potere straniante di una vicenda che spiazza, la fotografia nitida, lucida e spietata dei meccanismi di una mente, delle trame di un evento storico che ha diviso in due la Storia.

A che punto è la ricerca cinematica di Atom Egoyan, da qualche anno sospesa tra main-stream hollywoodiano e indipendenza creativa da underground? A questa domanda sembra rispondere perfettamente Remember, con la sua struttura a puzzle o a labirinto, con il suo “viaggio” alla ricerca del sacro Graal di una verità da tanto tempo negata, con la sua tensione prima evocata, poi coltivata, infine fatta brillare come un congegno che, a ben guardare dall'inizio, si intuisce a
“conto alla rovescia”. 

Un solo dettaglio -se volete- che vale ad illuminare tutto: 
quanto conta la 'privazione' che ti da la perdita della tua identità? Quanto aiutano a ricordare il vapore di una doccia, la sirena di una diga, il ringhio di un pastore tedesco, o le grida rabbiose di un poliziotto ubriaco? Quanto si “rigenera” da tante suggestioni di un universo concentrazionario che, per chi l'ha vissuto, forse non è mai davvero finito? La banalità del male può togliere all'uomo persino la coscienza del sé, se cominceremo a fare a patti con quest'assunto forse riusciremo anche a riconciliare lo iato tra desiderio (di stare dalla parte giusta) e volontà di auto-identificazione. Sorprendente.