HUMAN
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Organizzato da
mercoledì 25 maggio ore 16 e ore 21
HUMAN
Regia Yann Arthus-Bertrand.
origine Francia 2015,
durata 191'.
"Far sì che il messaggio che ognuno di noi bambino porta in sé arrivi alladulto che diverrà senza disperdersi"
Yann Arthus-Bertrand realizza, insieme alla sua troupe e nella durata di due anni, ben 2.020 interviste in almeno 60 Paesi, dando voce a chi spesso non ne ha. Le storie si intrecciano, i volti di persone comuni si alternano davanti alle telecamere in tutto il mondo. Human, il titolo del film che ne scaturisce, è la proposta per un ritratto moderno del nostro pianeta. Nel montaggio poi l'opera si arricchisce di scene che mostrano come Umanità e Natura sappiano ancora convivere.
Immagini forti ed intense, che si collegano a domande apparentemente impossibili quali: Si sente libero? Qual è il significato della vita? Qual è stata la prova più difficile che ha dovuto affrontare e che cosa ha imparato da essa? Qual è il suo messaggio per gli abitanti del pianeta? Ed il miracolo vero è che di fronte a tutto ciò la retorica non viene neppure sfiorata dal risultato. I sentimenti più intimi salgono alla superficie in queste inquadrature miracolosamente ritagliate in primo piano. Bando ai messaggi brevi, efficaci e pubblicitariamente accettabili. La scommessa di Arthus-Bertrand gioca su di un tavolo differente. C'è la povertà, la guerra, le violenze piccole e grandi, il sospetto verso il diverso e l'accettazione.
C'è il gesto nudo, il pentimento, la consapevolezza del male e la riscoperta di un riscatto possibile. "Sono un uomo fra sette miliardi di altri uomini. Negli ultimi 40 anni ho fotografato il nostro pianeta e la diversità umana, e ho limpressione che lumanità non stia facendo alcun progresso. Non sempre riusciamo a vivere insieme. Perché? Non ho cercato una risposta nelle statistiche o nelle analisi, ma nelluomo stesso. Nei visi, negli sguardi e nelle parole trovo un potente mezzo per arrivare alle profondità dellanimo umano. Ad ogni incontro, ci si avvicina di un passo.
Ogni storia è unica. Nellesplorare le esperienze dellAltro, ero in cerca di comprensione" così Arthus-Bertrand sul suo film, un'operazione che si struttura in proposte molteplici anche nella sua diffusione e fruizione: durate differenti dell'elaborato, messa a disposizione gratuita per le situazioni più povere o difficili, tutto per favorirne il più possibile la circuitazione. Forse alla fine ha ragione lui. La soluzione è a portata di mano e gli esseri umani possono essere molto di più che individui. Basterà cominciare a considerarli come persone.
Più unico che differente