Sguardi Puri 2016 - WOMAN IN GOLD di Simon Curtis

30/03/2016  16:00 -  21:00

30/03/2016

Cinema Teatro Politeama
Corso Cavour 20, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Sguardi Puri 2016 - WOMAN IN GOLD di Simon Curtis

Info

Rassegna "Sguardi Puri"
Prezzo ingresso: Ingresso intero 5 EURO, ridotto AGIS e anziani 4 EURO, fino a 26 anni 3 EURO

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Cinema Teatro Politeama
Corso Cavour 20, Pavia

mercoledì 30 marzo 2016 ore 16 e ore 21
CINEMA & arte
WOMAN IN GOLD

Regia Simon Curtis,
interpreti Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons, Charles Dance, Antje Traue, Elizabeth McGovern, Frances Fisher, Moritz Bleibtreu, Tom Schilling, Allan Corduner, Henry Goodman, Nina Kunzendorf, Alma Hasun 
origine USA, Gran Bretagna 2015,
durata 110'.

Il “Ritratto di Adele Bloch-Bauer”, uno dei quadri più famosi di Gustav Klimt, è detenuto non legalmente dallo Stato austriaco, essendo frutto di un sequestro operato dai nazisti ai danni dei suoi legittimi proprietari. Intorno alla metà degli anni '90 inizia la lotta di una delle ultime eredi della famiglia per riavere il quadro. E proprio mentre l'Austria “apparentemente” inaugura una politica di restituzione delle opere d'arte rubate agli ebrei...

La vera storia di Maria Altmann, da tanto residente in America, e del suo impegno per ottenere giustizia dalle nefandezze della storia. Che succede se mettiamo:
A) una grande attrice come Helen Mirren e la sua arte di interpretare con understatement
B) delle ricostruzioni accurate di ieri e di oggi
C) una trama avvincente a contatto con una vicenda VERA e al calor bianco della Storia con la esse maiuscola?
Ad esempio può sortire questo Woman in gold, film invisibile qui da noi in provincia e invece di notevole successo in tante sale d'essai delle grandi città.

La Vienna di inizio novecento capitale ricca e colta. Arti e scienze che sperimentano con entusiasmo. La dodecafonia e la psicoanalisi. Poi la scure del nazismo. Un desiderio all'inizio incerto poi sempre più vivo di ottenere giustizia da parte del singolo contro uno stato. Il racconto che scalda il cuore ed infervora l'animo. La descrizione impietosa di un nemico, la burocrazia, che raccoglie in parte l'eredità malvagia di un potere oscuro. E infine la messa in scena efficace di un dramma (forse individuale) che (però) trasforma la banale quotidianità di chiunque di noi in epica da libro di Storia. Tutto questo in un film apparentemente senza pretese e “che ritrae”.

Esteticamente notevole e socialmente ricco.