Cesare Tallone. Ritratti di societàUno:Uno. A tu per tu con l'opera

18/11/2023  15:30 -  17:30

18/11/2023

Musei Civici
Viale XI Febbraio 35, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
particolare del dipinto

Info

Prezzo ingresso: gratuito

Organizzato da

Musei Civici di Pavia
Telefono: 0382.399770
E-mail: museicivici@comune.pv.it
 
Musei Civici
Viale XI Febbraio 35, Pavia

Cesare Tallone. Ritratti di società

Sabato 18 novembre 2023 - ore 15.30
Musei Civici di Pavia, Sala Conferenze
Conferenza Uno:Uno. A tu per tu con l'opera

Cesare Tallone, Ritratto di Guglielmo Davoglio

Marco Albertario, direttore Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere
Introduce: Francesca Porreca, conservatore dei Musei Civici di Pavia

Gli appuntamenti di Uno:Uno. A tu per tu con l'opera dei Musei Civici di Pavia e dell'Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pavesi con il contributo di Fondazione Cariplo, proseguono con una nuova occasione di incontro e di scoperta, che si svolgerà sabato 18 novembre alle ore 15.30 presso la Sala Conferenze dei Musei Civici di Pavia.

Sotto ai riflettori del terzo appuntamento sarà il Ritratto di Guglielmo Davoglio, opera di Cesare Tallone esposta presso la Quadreria dell'Ottocento dei Musei Civici di Pavia.

Il dipinto pavese sarà approfondito grazie alla conferenza di Marco Albertario, direttore della Galleria Tadini di Lovere e curatore della mostra dedicata all'artista (allestita nelle sale del Museo dell'Ottocento presso la Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere e da poco conclusa), con l'obiettivo di ripercorrere il percorso artistico di Tallone e dedicare un focus al dipinto pavese, particolarmente stimolante per lo studio della ritrattistica dell'artista. I ritratti eseguiti dal pittore sono di grande interesse e possono essere messi in rapporto anche con altre forme di rappresentazione. I dipinti assumono il valore di importanti testimonianze dei valori familiari e delle relazioni sociali che animavano la società di fine Ottocento. Grazie al rapporto "A tu per tu con l'opera" sarà possibile scoprire l'abilità indiscussa dell'autore, che gli ha consentito di inserirsi e distinguersi con naturalezza nel panorama artistico di quell'epoca.

Con il suo nuovo modo di intendere il genere del ritratto, Tallone presenta un'alternativa moderna al ritratto tradizionale, caratterizzata da una particolare attenzione alla resa psicologica del soggetto. L'artista è particolarmente attento ai dettagli, restituendo un'immagine fedele dello stile e del gusto maggiormente in voga nell'alta società alla fine dell'Ottocento.

Cesare Tallone è considerato uno dei più importanti artisti del realismo lombardo. Nato a Savona nel 1854, Cesare Tallone visse il periodo della sua giovinezza tra Alessandria e Milano, dove a partire dal 1872 iniziò a frequentare i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Brera. La formazione accademica si concluse nel 1879 con la prestigiosa vittoria del concorso triennale di pittura, nel quale l'artista aveva avuto l'occasione di presentare un dipinto storico. Un soggetto analogo sarà ripreso nel 1883 in occasione dell'Esposizione di Belle Arti di Roma, vetrina artistica di importanza nazionale che rivela l'abilità di Cesare Tallone a un pubblico più ampio. L'artista presentò in quell'occasione il celebre Ritratto del Sig. Bernasconi Luigi, opera che entrò a far parte delle collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.

Da quel momento prese quindi ufficialmente avvio la sua carriera di ritrattista, particolarmente ricercato e apprezzato dalla borghesia lombarda, ma non solo, se si pensa ai due ritratti – uno dei quali presentato all'Esposizione Universale di Parigi del 1900 – della Regina Margherita. Di non secondaria importanza fu la pratica dell'insegnamento: nel 1885 ottenne infatti la cattedra di pittura all'Accademia Carrara di Bergamo

Il periodo bergamasco di Tallone si interruppe nel 1899 a seguito della nomina a professore di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Il periodo milanese fu quello in cui l'artista ottenne i più prestigiosi riconoscimenti: nel 1908 vinse il Premio Principe Umberto con il Ritratto della signora Castelli. Nel 1909, la Biennale di Venezia gli dedicò una sala personale. A due anni di distanza dalla sua morte, avvenuta nel 1919, l'Accademia di Brera lo ricordò con una retrospettiva.

Il Ritratto di Guglielmo Davoglio entrò nelle collezioni dei Musei Civici di Pavia nel 2018 grazie alla donazione Superti Furga. Il dipinto rappresenta una delle massime espressioni della ritrattistica dell'artista grazie alla evidenza comunicativa, alla resa psicologica, all'immediatezza del vero, alla resa dei dettagli, al contrasto dei tocchi di luce chiaroscurali vivi, che rappresentano le caratteristiche di maggior rilievo del suo pennello.

Il ritratto raffigura l'ingegner Gugliemo Davoglio, marito di Linda Maria Tallone, sorella del pittore. Il soggetto nasce quindi da un ambito familiare.

L'ingegner Davoglio è rappresentato all'interno di una stanza, seduto su una poltrona barocca foderata di pelle. Con la mano destra trattiene alcuni fogli, mentre la sinistra sorregge il volto pensieroso.

L'occhio è catturato dall'illuminazione che proviene da destra e che evidenzia il volto dell'uomo.

Notevole appare l'interpretazione psicologica del personaggio in un momento di riflessione, ripreso nel suo studio.

La cromia è prevalentemente giocata su differenti tonalità di marrone. Alcuni colpi di luce, sapientemente distribuiti sul dipinto, ravvivano l'intera composizione.

Sullo sfondo ci sono rappresentati mobili e libri, bene ordinati negli scaffali, per evidenziare la figura del soggetto intellettuale inventore nel campo della meccanica, politicamente impegnato, esponente di spicco del nascente socialismo bergamasco.

L'ingresso è gratuito, previa prenotazione all'indirizzo prenotazionimc@comune.pv.it

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