Arlecchino muto per spavento

03/03/2023  20:30

Teatro Fraschini
Corso Strada Nuova 136, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
foto con protagonisti in scena

Info

Prezzo ingresso: www.teatrofraschini.it

Organizzato da

Fondazione Teatro Fraschini
Telefono: 0382.3711
E-mail: biglietteria@teatrofraschini.org
 
Teatro Fraschini
Corso Strada Nuova 136, Pavia

ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTO, commedia settecentesca in maschera.

Approda al Fraschini la commedia dell'arte della giovane compagnia Stivalaccioteatro. Venerdì 3 marzo alle ore 20.30. Si replica sabato 4 alle ore 20.30 e domenica 5 alle ore 16.00.

Un'occasione da non perdere quella di Arlecchino muto per spavento, perché oggi, in Italia, una delle tradizioni più forti e caratterizzanti il nostro teatro, non è così praticata. Ci sono voluti alcuni giovani professionisti che fanno base attorno al territorio vicentino per dare nuova veste e nuova linfa vitale al gioco comico e divertente delle maschere e dei "tipi". Il testo dello spettacolo è stato ricavato da un canovaccio (la traccia scritta da Luigi Riccoboni) con l'intervento drammaturgico e registico di Marco Zoppello.

Luigi Riccoboni (1676 – 1753) studiò presso i gesuiti sino a tredici anni con una tale intensità spirituale da indurre il padre ad avviarlo alla professione teatrale, pur di distoglierlo dalla vocazione religiosa. Nel 1690 calcò per la prima volta le scene della Commedia dell'Arte.

Marco Zoppello è attore, autore e regista. Classe 1987, si specializza nella commedia dell'arte e fonda la compagnia. Con lui, tra i fondatori di Stivalaccioteatro, Michele Mori, che interpreta Arlecchino, e artisti che fanno stabilmente parte della compagnia come Sara Allevi, Anna De Franceschi, Giulio Canestrelli, Federico Corona, Ludovica De Luca e Andrea Contarin.

La premessa alla nascita del testo con Arlecchino "muto"

Nel 1716 dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della compagnia, si circonda dei migliori interpreti della Penisola tra cui, per la prima volta in Francia, l'Arlecchino vicentino Tommaso Visentini, pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, limite imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell'inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto.

La trama

Qui il giovane Lelio, lasciata Venezia e giunto a Milano, pretende sia fatta giustizia. Nella sua patria si è follemente innamorato di Flamminia, figlia di Pantalone De' Bisognosi, ampiamente ricambiato. Ma il padre della giovane l'ha già promessa in sposa a Mario, figlio di Stramonia Lanternani, mercantessa di stoffe, anche se il timido Mario ama Silvia, giovane risoluta e determinata. Ecco il motivo della venuta di Lelio a Milano: ricondurre alla ragione Mario e la madre Stramonia o, alla peggio, sfidare il giovane a duello. La notizia avrebbe dovuto rimanere nascosta, ma Arlecchino, servitore di Lelio, appena giunto in città la diffonde ad ogni anima viva incontrata. Per ridurlo al silenzio il suo padrone gli gioca un tranello: finge che un demonio sia imprigionato nel proprio anello e, se Arlecchino parlerà, il demonio glielo rivelerà ed il servitore sarà decapitato. Arlecchino decide dunque di chiudersi in un religioso silenzio, diventando muto... per spavento. Nonostante sia stato privato della parola, Arlecchino riesce ad innamorarsi della servetta di Pantalone, Violetta, a fare baruffa con Trappola, anche lui innamorato della giovinetta e a combinare un sacco di guai, il tutto mentre le due coppie di innamorati cercano una giusta risoluzione ai loro intrighi, ostacolati da Pantalone e da Stramonia, destinate comunque ad una risoluzione positiva.

Arlecchino muto per spavento è uno spettacolo ritmato e fresco, con le sue maschere, i giochi comici, le invenzioni sceniche, il divertimento tutto popolare che scaturisce da proverbi e massime di buon senso comune. Una commedia con la "trama classica" nella quale è centrale un amore contrastato tra due giovani, Lelio e Famminia ed immancabile lieto fine.

Uno spettacolo in cui l'amore, la paura e il dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall'abilità degli interpreti. E ci fa tornare alla lezione Strehleriana dell'immediato dopoguerra, con rinnovato vigore e freschezza.

La Compagnia Stivalaccioteatro, formata tutta da giovani artisti, ha il merito di voler riportare al centro del teatro la tradizione italiana sicuramente più esemplare, fatta di strumenti del mestiere, con recitazione, canto, danza, combattimento scenico per uno spettacolo "d'arte per tutti". Un teatro alla ricerca sì delle proprie origini, ma capace di sottolineare pregi e difetti della società di ogni tempo, anche quella contemporanea.

La compagnia incontrerà il pubblico sabato 4 marzo alle ore 18 nella Sala del Ridotto del Teatro. A seguire, un brindisi offerto dalle Cantine Giorgi di Canneto Pavese. Un'occasione per scoprire il recupero di una tradizione fondamentale per il teatro italiano.

I biglietti:

BIGLIETTERIA DEL TEATRO (C.so Strada Nuova 136)

dal lunedì al sabato dalle ore 16:00 alle ore 19:00.

Biglietteria online

https: //teatrofraschini.vivaticket.it/