L'Acquasantissima. Ultimo giorno di Don Salvatore

16/02/2023  20:30

Teatro Fraschini
Corso Strada Nuova 136, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
fotogramma di uno spettacolo

Info

Prezzo ingresso: www.politeamapavia.it

Organizzato da

Fondazione Teatro Fraschini
Telefono: 0382.3711
E-mail: biglietteria@teatrofraschini.org
 
Teatro Fraschini
Corso Strada Nuova 136, Pavia

La rassegna "Teatro Indigesto. Dalla Storia alla scena, dalla scena all'immagine" prosegue con un ritratto lucido e spietato del mondo della criminalità organizzata, in cui i codici comportamentali e i valori della religione vengono assimilati.

Lo spettacolo ha vinto il premio I teatri del Sacro 2019.

testo Francesco Aiello e Fabrizio Pugliese
diretto e interpretato da Fabrizio Pugliese
musiche Remo Da Vico
collaborazione alla regia Francesco Aiello

si ringrazia Specchi Sonori (Nidi Teatrali) di Osimo e Scena Verticale (Primavera dei Teatri) di Castrovillari

una coproduzione Ura Teatro e Teatri del Sacro

Che cosa determina la non contraddizione tra la cultura mafiosa e quella cattolica? Com'è possibile all'interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime?

La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli senza i quali sarebbe come un popolo senza religione, senza ideologia. I mafiosi hanno costruito un'immagine di sè da 'uomini d'onore', paladini dell'ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi.

La mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere.

Fabrizio Pugliese e Francesco Aiello danno forma ad una creatura narrante, un'anima nera, il lato oscuro del pensiero meridiano. In scena è un mafioso stesso a parlare: le storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo, non con l'intento di condannare (troppo facile e troppo spesso acquiescente), ma porre domande, spunti di riflessione ragionare e ripensare quella giusta e 'complessa' etica religiosa e sociale dove intenzione e responsabilità hanno pari forza e valore.

Il testo dello spettacolo nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla 'ndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacità silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, di creare quei legami che ne fanno una delle mafie più rispettate e "sicure" (la 'ndrangheta ha un numero assolutamente esiguo di pentiti), e per quella commistione di rituali e regole di comportamento interne estremamente complesse, quasi fosse una società parallela a quella ufficiale.

Proprio questa sua arcaicità ha generato un personaggio archetipico, con la caratura di un protagonista shakespeariano che ci consegna uno sguardo spietato e lucido sul presente.

Giovedì 16 febbraio, ore 20.30