Moby Dick alla prova

27/01/2023  20:30

Teatro Fraschini
Corso Strada Nuova 136, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
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Info

Prezzo ingresso: www.teatrofraschini.it

Organizzato da

Fondazione Teatro Fraschini
Telefono: 0382.3711
E-mail: biglietteria@teatrofraschini.org
 
Teatro Fraschini
Corso Strada Nuova 136, Pavia

Moby Dick alla prova
di Orson Welles
adattato – prevalentemente in versi sciolti – dal romanzo di Herman Melville
traduzione Cristina Viti
uno spettacolo di Elio De Capitani
costumi Ferdinando Bruni
musiche dal vivo Mario Arcari,
direzione del coro Francesca Breschi
maschere Marco Bonadei,
luci Michele Ceglia,
suono Gianfranco Turco
con Elio De Capitani e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari
una coproduzione Teatro dell'Elfo e Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale

Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gigi Dall'Aglio

Scritto, diretto ed interpretato da Orson Welles a Londra negli anni '50, è un testo inedito in Italia, che il geniale regista mise in scena dopo averlo tradotto in versi liberi.

La sfida era riportare sulle tavole del palcoscenico il romanzo di Melville gettando però un ponte tra Moby Dick e la tragedia del Re Lear (ci troviamo infatti davanti ad una compagnia che è alle prese prima con "Re Lear" poi con Moby Dick), da una parte con l'ostinazione del re che alla fine si redime e dall'altra con la vita irrimediabilmente tormentata del cacciatore di balene.

Entrambi accomunati dalla stessa follia ed empietà. Achab (interpretato dallo stesso regista, Elio De Capitani) è una figura archetipa ed incarna la lotta impari tra l'uomo e la natura. Malinconico e ossessionato dominatore, al suo seguito una corale ciurma d'attori, per uno spettacolo epico, dal respiro Shakespeariano, con una regia sobria ed intelligente e con musica dal vivo e canto che conducono magicamente nelle ovattate atmosfere degli abissi. Fino alla sorpresa finale dell'apparizione del capodoglio.

Uno spettacolo che si avvia su un percorso di autodistruzione, nella ricerca ossessiva di un nemico inafferrabile, simbolo del desiderio di conoscenza ma anche della piccolezza dell'uomo davanti al proprio desiderio, la ricerca di un assoluto che l'umanità non potrà mai afferrare, l'eterna lotta tra bene e male fino al momento in cui il destino chiude tra le onde ogni possibile sforzo: Moby Dick alla prova è questo, parla di noi, nel respiro della nostra vita, della ricerca che ognuno di noi fa della balena bianca.

E il segreto della storia di Melville risiede nella tensione che l'ombra fuggente del capodoglio infonde nei suoi inseguitori, in una relazione di antagonismo, che crea una paradossale coppia di inseparabili. Una scena metallica, un ponte di coperta, squarci di luce, una partitura sonora che crea una atmosfera di suspense tra garriti di gabbiani e il frangersi dei flutti.

La compagnia dell'Elfo, guidata da Elio De Capitani con tre generazioni di attori, realizza uno spettacolo che è un affresco narrativo, ma anche evocativo come la poesia, coinvolgente ed emozionante: per tutto lo spettacolo gli attori usano maschere efficaci, i dialoghi sono arricchiti con canti marinareschi, creando atmosfere cameratesche che esorcizzano gli spettri, una prova d'insieme nella perfetta coordinazione.

Così si illuminano le storie dei vari personaggi, dal narratore Ishmael, il primo ufficiale Starbuck, il giovane marinaio Pip, l'armatore Peleg e altri. De Capitani indossa i panni anche di Lear, del capocomico (in un certo senso dello stesso Shakespeare) e di padre Mapple (il pastore del sermone su Giona e la balena che nella versione cinematografica del 1956 fu interpretato dallo stesso Welles).

L'ineluttabilità del destino chiude tra le onde gli sforzi di Achab; rimane il grande silenzio ancestrale dell'oceano che si distende sul dramma, consumando il desiderio di conoscenza dell'uomo.

Venerdì 27 gennaio, ore 20.30
Sabato 28 gennaio, ore 20.30
Domenica 29 gennaio, ore 16.00

Info e biglietti: www.teatrofraschini.it

Umanità contro
l'installazione MUSE che accompagna Moby Dick alla prova I balani, piccoli crostacei a guscio circolare, viaggiano per il mondo ancorati a varie specie di cetacei. Ognuno di loro racconta la storia di chi li trasporta. Ne conosce rotte, abitudini, frequentazioni. Dalla collaborazione tra Teatro Elfo Puccini e MUSE – Museo delle Scienze di Trento nasce l'idea di associare allo spettacolo un'installazione che, proprio come un balano, accompagna la messa in scena nel suo itinerare tra i teatri d'Italia.

Umanità contro, curata da MUSE in collaborazione con PAMS Foundation, racconta di noi e delle relazioni che la nostra specie intrattiene, da millenni, con l'altro da sé. Racconta delle nostre ineguagliate capacità di comprendere e cooperare, ma al contempo della nostra irrefrenabile pulsione a distruggere e prevaricare. Un'installazione che grazie alle irriverenti illustrazioni di Sara Filippi Plotegher racconta di una specie in preda ad un'alterazione delle proprie funzioni cognitive, che la porta a vedere come conveniente la distruzione di capodogli, balene e ogni altro organismo - financo dei propri simili - e della natura nel suo insieme. Una specie contro.

Contro gli altri e contro sé stessa.