Il ritorno di Flavio Santi alla poesia
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Dai quanti di luce della prima sezione (intitolata Chiara) al tempo collettivo, sociale di Memorie dello schermo di vetro (sezione centrale) per finire con gli inizi e i testi abbozzati dei "poemetti quantici" della sezione finale (Lapidario degli incipit): la raccolta "Quanti (truciolature, scie, onde, 1999-2019) edita da Industria & Letteratura, segna un ritorno significativo di un poeta molto amato, Flavio Santi.
Il libro verrà presentato giovedì 2 dicembre alle 18 al Collegio Borromeo da Clelia Martignoni (Università di Pavia) e da Demetrio Marra (Collaboratore Istituto della Enciclopedia Italiana). Si potrà assistere alla presentazione attraverso la prenotazione da effettuare sul sito del Collegio (www.collegioborromeo.it); all'ingresso verrà verificata la validità del Green pass.
Evento anche in diretta streaming sempre sul sito del Collegio.
Flavio Santi (1973) vive in campagna tra il Pavese e la frazione friulana di Codugnella. Traduce autori classici e contemporanei, e insegna all'Università dell'Insubria di Como-Varese. Ha scritto diverse raccolte di poesia tra cui "Rimis te sachete/Poesie in tasca" (Marsilio, 2011), "Mappe del genere umano" (Scheiwiller, 2012). Ha scritto vari romanzi tra cui "L'eterna notte dei Bosconero" (Rizzoli 2006), "Aspetta primavera, Lucky" (Socrates, 2011, candidato al premio Strega) e di recente la serie gialla dell'ispettore Drago Furlan, "La primavera tarda ad arrivare" e "L'estate non perdona" (Mondadori 2016; 2017).