L'opera restaurata
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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2021, i Musei Civici di Pavia espongono nella serata di sabato 25 settembre, dalle 20.30 alle 23.30, uno dei capolavori della Pinacoteca Malaspina restaurato nel corso del 2020, inaugurando una serie di presentazioni dedicate agli interventi di restauro condotti sulle opere dei musei durante i mesi di chiusura.
Sabato si esporrà la tavola con la Maddalena di Giovan Pietro Rizzoli detto il Giampietrino (Milano, documentato tra il 1508 e il 1540 circa).
Il dipinto, originariamente nelle collezioni estensi di Modena, era stato venduto in età napoleonica al letterato Luigi Cerretti, docente di eloquenza all'Università di Pavia, da alcuni commissari dell'armata francese, incaricati di trasferire in Francia opere della galleria emiliana. Dalla vedova del Cerretti fu ceduto dopo il 1808 al marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (Pavia, 1754 - Milano, 1835), che vincolò per testamento alla fruizione pubblica le proprie collezioni d'arte, fondando lo Stabilimento di Belle Arti, nucleo primigenio degli attuali Musei Civici.
La tavola, dalla forte impronta leonardesca, compare nel catalogo dei dipinti del marchese, rimasto inedito alla morte del gentiluomo, come opera di Gian Giacomo Caprotti, detto il Salai o il Salaino, all'epoca il più celebre allievo di Leonardo da Vinci. Fu, tuttavia, attribuito a Giovan Pietro Rizzoli, detto il Giampietrino, altro allievo di Leonardo, da Rodolfo Maiocchi, direttore dei musei pavesi dal 1894 al 1906, attribuzione che successivamente non fu quasi mai messa in discussione.
L'opera si inserisce in una serie di dipinti analoghi usciti dalla bottega del Giampietrino o realizzati dai suoi imitatori, evidentemente a causa della grande fortuna sul mercato dell'epoca di questo soggetto. Rispetto alle altre tavole, la nostra si segnala per l'alta qualità, tanto da essere ritenuta pressoché unanimemente il prototipo della serie.
Il dipinto pavese era stato oggetto in passato di un intervento, il quale al fine di raddrizzare il supporto ligneo imbarcatosi aveva comportato la realizzazione di sverzature sul retro cioè sottili, ma profonde incisioni verticali e parallele alle fibre del legno con inserzione di piccoli cunei e l'applicazione di due traverse orizzontali rigide. Questo sistema aveva forzatamente riportato la tavola a un artificioso stato di complanarità, creando però tensioni interne, che si risolvevano in sollevamenti a tenda sulla pellicola pittorica con conseguenti cadute di colore.
L'ultimo restauro, curato da Domenico Cretti alla fine del 2020, ha comportato la rimozione dei cunei e delle traverse, il risarcimento del supporto ligneo con materiale compatibile e la messa in opera di una nuova parchettatura, assicurata al retro della tavola tramite un sistema di viti con molle, le quali consentono i movimenti naturali del legno.
Orario: 20,30 23,30
Biglietto: ingresso promozionale a 1 euro (escluse le gratuità di legge).
Per info: museicivici@comune.pv.it (0382 399770)