Intorno al 1821, sguardi sulla rivoluzione

04/06/2021  18:00 -  19:00

04/06/2021

Collegio Borromeo
Piazza del Collegio Borromeo, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Immagine di Giuseppe Mazzini

Organizzato da

Collegio Borromeo
Telefono: 0382395507
E-mail: didattica@collegioborromeo.it
 
Collegio Borromeo
Piazza del Collegio Borromeo, Pavia

"Intorno al 1821: sguardi sulla rivoluzione" è il tema della lezione che il professor Michele Cattane dell'università di Pavia terrà venerdì 4 giugno alle 18 al Collegio Borromeo (in modalità a distanza. Info e prenotazioni sul sito www.collegioborromeo.it).

Primavera 1821. Sui moli del porto di Genova si affollano i reduci della sfortunata rivoluzione piemontese in procinto di salpare per la Spagna, ridotti a chiedere l'elemosina sulla via dell'esilio. Un giovane li vede e resta impressionato dalla loro fede indomita, al punto di iniziare da allora a provare l'insopprimibile pensiero che «si poteva e quindi si doveva lottare per la libertà della Patria»: è Giuseppe Mazzini, che nelle sue memorie fa di questo episodio una pietra miliare per la sua formazione spirituale. L'agiografia successiva aggiungerà altri particolari a questo aneddoto, e vorrà addirittura riconoscere - tra gli anonimi «proscritti d'Italia» in partenza - quello che anni dopo sarebbe diventato il braccio destro del Mazzini maturo, il valtellinese Maurizio Quadrio, già turbolento studente a Pavia: creando così non solo un primo inconsapevole contatto umano tra i due futuri amici, ma soprattutto un simbolico gancio morale tra due (sfortunate) generazioni di patrioti.

"Il 4 giugno, in collegio Borromeo, parleremo dunque di "quelli del 21", del cui "momento della verità" ricorre quest'anno il secondo centenario – spiega il professor Michele Cattane -. Ricorderemo Maurizio Quadrio ma anche Santorre di Santarosa, Giuseppe Avezzana, Demetrio Turinetti di Priero e tanti altri, noti e meno noti: nella vulgata scolastica e nell'opinione comune sbrigativamente etichettati come i generosi ma ingenui martiri dell'età della carboneria. Vite avventurose, in realtà, ma anche esperienze politiche e intellettuali di grande spessore, che le ricerche più recenti rivalutano nella loro originalità, e collocano nel contesto transnazionale di uno spazio dinamico – europeo, mediterraneo, globale - ricco di scambi, relazioni, contaminazioni culturali e ideologiche: l'Italia, ma anche la penisola iberica, la Grecia, il Levante, le Americhe. Cercheremo di fare il punto sulle acquisizioni della nuova storiografia sul Risorgimento, restituendo valore e profondità alle aspirazioni e alle conquiste di una generazione di precursori, sospesa tra la nostalgia del passato napoleonico e l'ansia di rinnovamento incarnata dal costituzionalismo liberale".

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