L'aula vuotaal Borromeo il libro di Ernesto Galli della Loggia
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Grazie alla sua scuola l'Italia del Novecento, partita da condizioni miserabili, è arrivata a essere tra le principali economie del mondo.
Ma oggi quella stessa scuola è lo specchio del declino del Paese. Abbandonata dalla politica con la scusa dell'«autonomia», essa appare sempre più dominata dal conformismo intellettuale, da un'inconcludente smania di novità e da un burocratismo soffocante che ne stanno decretando la definitiva irrilevanza sociale.
Le severe riflessioni di Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del "Corriere della Sera" stanno facendo discutere, e non poco. Nel suo ultimo libro dal titolo "L'aula vuota. Come l'Italia ha distrutto la sua scuola" (Marsilio), ricostruisce infatti le vicende della scuola dall'Unità a oggi, indagando soprattutto sulle riforme che si sono succedute negli ultimi decenni.
Chi l'ha detto che cambiare sia sempre meglio di conservare? si chiede ancora Galli della Loggia. E nel libro mette sotto accusa i miti culturali responsabili, a suo dire, della crisi attuale: l'immagine a tutti i costi negativa dell'autorità, l'obbligo assegnato alla scuola di adeguarsi a ciò che piace e vuole la società (dal digitale al disprezzo per il passato), la preferenza del «saper fare» sul sapere in quanto tale, la didattica «attiva» e di gruppo.
Ernesto Galli della Loggia presenterà il suo libro giovedì 12 dicembre alle 18,30 al Collegio Borromeo, in dialogo con Paolo di Barba, ordinario di elettrotecnica all'Università di Pavia.
L'ingresso è libero.