La cultura dei diritti

19/11/2019  17:00 -  19:00

19/11/2019

Biblioteca Universitaria
Corso Strada Nuova, 65
Accessibile
Testo descrittivo colorato su sfondo bianco

Organizzato da

Biblioteca Universitaria di Pavia
Telefono: 038224764
E-mail: antonella.campagna@unipv.it
 
Biblioteca Universitaria
Corso Strada Nuova, 65

La cultura dei diritti. Tavola rotonda

Ospiti:
Francesco Magris (Docente di Politica economica, Deams - Università di Trieste), Luca Fonnesu (Docente di Filosofia morale, Università di Pavia), Giovanni Foresti (Psicoanalista SPI e IPA, Università Cattolica di Milano), Andrea Caretta (Presidente Osservatorio di Pavia) e Anna Migliorati (Caporedattore, Radio 24)

Modera l'incontro:
Vittorio Renuzzi (Compagnia della corte)

Martedì 19 novembre alle 17.00 nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia si terrà la tavola rotonda La cultura dei diritti organizzato da Compagnia della corte, nell'ambito della programmazione del Festival dei Diritti 2019, promosso dal CSV Lombardia Sud. 

La cultura è un diritto? Sempre di più ci troviamo di fronte a politiche di riduzioni di investimenti sulla cultura e a una svalutazione della sua importanza attraverso l'abuso strategico dei social network. Una forma di resa incondizionata nei confronti di altri mezzi che sembrano più veloci, più attuali, più evoluti, meno complicati e decisamente inarginabili. 
Che si può fare? Il mondo cambia, resistere è pura nostalgia. Perché parlare di libri, di cinema in bianco e nero, quando esistono gli ebook e lo streaming?
Per citare Mc Luhan, ogni nuova tecnologia (comprese la ruota, il parlato, la stampa), esercita su di noi una lusinga molto potente, tramite la quale ci ipnotizza in uno stato di narcisistico torpore. Questo inno alla semplificazione e alla banalizzazione ci dà meno strumenti per comprendere che abbiamo dei Diritti e non consente di costruire dei percorsi per farli valere. 

L'incontro, in forma di conversazione, vuole mettere in confronto punti di vista e discipline differenti, per stimolare una riflessione sulla necessità di investire sulla cultura intesa come strumento per diventare più consapevoli dei propri diritti, migliorare la qualità della vita e costruire un futuro migliore. 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

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