I mille fiori dell'arazzo di Pistoia

12/09/2019  17:00 -  19:00

12/09/2019

Biblioteca Universitaria
Corso Strada Nuova, 65
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Testo descrittivo su sfondo colorato, particolare copertina del libro

Organizzato da

Biblioteca Universitaria di Pavia
Telefono: 038224764
E-mail: antonella.campagna@unipv.it
 
Biblioteca Universitaria
Corso Strada Nuova, 65

Il libro di poco meno di 100 pagine illustra la ricchezza floristica di un arazzo 'millefiori' cinquecentesco, conservato nel Museo dell'Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia.

Per molti motivi l'arazzo, recentemente restaurato, rappresenta un unicum nel panorama mondiale dei 'millefiori' arrivati fino a noi: innanzi tutto le sue dimensioni, quasi 8 metri di lunghezza per un'altezza di poco meno di 3 metri, poi il suo contenuto, rappresentato da molti elementi vegetali e alcuni animali, tra i quali un unicorno.

Non vi troviamo infatti nessuna figura umana, né uno stemma araldico, né altra rappresentazione che facciano pensare a una celebrazione o a una storia, come accade per altri famosi 'millefiori', come quelli illustranti i cicli 'dell'Unicorno' di Parigi o di New York.

Questa sua particolarità, insieme all'incertezza della sua origine, hanno stimolato tre botaniche dell'Università di Firenze a indagarne la composizione floristica, nella speranza che i nomi dei vegetali raffigurati potessero chiarire alcuni dei misteri che lo circondano.

Dall'analisi effettuata sono risultate una quarantina di specie diverse di piante, insieme a pochi uccelli, alcuni leporidi e tre animali fantastici al centro, compreso l'unicorno.

Le piante sono state descritte in schede che ne indagano anche i significati simbolici, nonché l'eventuale utilizzo. Il libro è poi corredato da una 'mappa', che facilita il reperimento delle diverse specie, sia vegetali che animali, all'interno dell'arazzo per chi avrà l'opportunità di vederlo esposto nella sua sede.

Con questo studio viene riaffermata con forza l'importanza della collaborazione tra studiosi di discipline diverse, come storici dell'arte e naturalisti, per una migliore comprensione delle opere artistiche che contengano elementi naturali.

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