Davide Cassani, Le salite più belleConversazione pavese con Davide Cassani e Gino Cervi

Davide Cassani, ex ciclista e attuale Commissario Tecnico della Nazionale maschile di ciclismo su strada, mercoledì 28 novembre alle ore 21 presenterà presso la Sala Conferenze Broletto il suo ultimo libro LE SALITE PIÙ BELLE D'ITALIA.

Buon corridore, ottimo gregario e grande capitano in corsa Cassani anche è stato uno dei migliori commentatori tecnici di tutto lo sport televisivo italiano in grado di unire la competenza statistica al calore del racconto, ingrediente irrinunciabile per lo sport più faticoso, più popolare, più bello e, al tempo stesso, ingrato.

Insieme al giornalista giornalista e socio di Bicittà Fiab Pavia Gino Cervi darà vita a una CONVERSAZIONE PAVESE sul tema Strade, pedali e parole. Saper raccontare la bicicletta e intorno alla recente pubblicazione del suo libro.

Per quindici anni (1982-1996) Davide Cassani è stato corridore professionista, con oltre 1500 gare, 27 successi, 12 partecipazioni al Giro d'Italia - e 2 vittorie di tappa - , 9 al Tour e 9 Campionati mondiali in maglia azzurra, oltre numerosi piazzamenti nelle grandi classiche. Ma Cassani è stato soprattutto uno straordinario uomo-squadra, un atleta apprezzato da tutti per la dedizione e l'intelligenza con cui interpretava le corse e non è un caso che, dal gennaio del 2014, sia divenuto commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo. Dopo il ritiro dall'attività agonistica, Cassani è stato anche commentatore di RAI Sport, raccontando con competenza tecnica e appassionata sensibilità umana e culturale quasi vent'anni di corse in TV.  È autore di libri di successo, come Pantani. Un eroe tragico (Mondadori 2005, con Pier Bergonzi e Ivan Zazzaroni) e Quelli che pedalano (Mondadori, 2009). Nella sua ultima pubblicazione, Le più belle salite d'Italia. Segreti e preparazione, storie ed eroi (Rizzoli 2018, scritta con Beppe Conti), intorno alla quale si svilupperà la conversazione della serata, Cassani racconta la sfida che un ciclista intraprende con se stesso tutte le volte che affronta una salita, per eccellenza luogo di ascesi e di fatica, nonché momento letterario dell'intramontabile mito del ciclismo.