UNO:UNO A tu per tu con l'opera. Festa da ballo in una locanda Pasquale Massacra

21/05/2017  17:00 -  19:00

21/05/2017

Castello Visconteo
Piazza Castello, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
UNO:UNO A tu per tu con l'opera. Festa da ballo in una locanda  Pasquale Massacra

Info

Prezzo ingresso: ingresso gratuito per tutti i possessori della My Museum Card; 1 euro per chi non la possedesse

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Castello Visconteo
Piazza Castello, Pavia

Un'opera d'arte al mese, per un anno ricco di cultura. Torna con un nuovo appuntamento, l'iniziativa Uno:Uno. A tu per tu con l'opera, organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo. Dalla sua prima edizione, nel 2014, Uno:Uno. A tu per tu con l'opera – grazie anche al prezioso sostegno dell'Associazione Amici dei Musei Pavesi – ha conquistato sempre più gli interessi del pubblico, mostrando una continua e crescente partecipazione ai singoli appuntamenti.

La collaborazione con l'Istituto Franco Vittadini, novità del 2016, ha inoltre arricchito l'iniziativa di momenti musicali, creando così, con l'alternarsi di musica e arte visiva, una vera sinergia tra le arti Il quarto appuntamento del 2017 sarà rivolto alla presentazione dell'opera: Festa da ballo in una locanda, del pittore pavese Pasquale Massacra (1819-1849), grande protagonista dell'Ottocento italiano.

Il dipinto viene donato, in questa occasione, ai Musei Civici dallo scrittore pavese Mino Milani, entra così a far parte delle collezioni civiche, e sarà esposto in modo permanente nel nuovo allestimento della Quadreria dell'800. L'opera, realizzata a tempera su tela tra il 1844 e il 1845, secondo alcuni in origine era utilizzata come paracamino.

La conferenza sarà presentata da Susanna Zatti e dallo scrittore pavese Mino Milani, e accompagnata da un intrattenimento musicale a cura dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini. Al talento di Pasquale Massacra Francesco Hayez aveva predetto un glorioso avvenire, ma la sua vicenda artistica si era sfortunatamente incrociata con l'adesione agli ideali patriottici antiaustriaci, tanto da condurlo alla morte a soli trent'anni.

Sensibile innovatore del genere storico (in una direzione che sarà condivisa da Domenico Morelli e Federico Faruffini), Massacra ricercava la verità senza tralasciare la sincerità degli affetti dei personaggi raffigurati nelle sue composizioni. Accolto all'Esposizione di Brera del 1846 (con l'opera "La madre di Ricciardino Langosco in cerca del cadavere del figlio") come un nuovo protagonista della pittura di storia in Italia, si era distinto infatti per la capacità di condurre lo spettatore alla commozione e alla riflessione, rivestendo di "impeto e poesia" il messaggio morale insito nelle sue opere.

Fece una brutta fine, ucciso a tradimento fuori da un'osteria, e il corpus delle sue opere venne messo all'asta e disperso nel corso degli anni. Ma i Musei Civici sono riusciti col tempo a recuperare gran parte dei lavori. Pervenute in tempi e occasioni diverse (per donazione di Maria Marozzi a nome del patrigno Giuseppe, per acquisto del Municipio presso le sorelle Massacra, dalle raccolte della Civica Scuola di Pittura, per lasciti e doni di collezionisti locali), le opere del Massacra sono oggi molto numerose e seguono l'intero arco della sua pur breve esperienza d'arte, a cominciare dal "Paesaggio con macchiette", un acquerello che l'iscrizione a tergo ci dice eseguito nel 1833 (quando era soltanto quattordicenne), alla coppia di fermausci a forma di paggio e alle due insegne per il negozio di un arrotino, che si collegano con l'esperienza di garzone-decoratore presso la bottega dei Santi, al cartone dell'affresco con la "Madonna col Bambino" eseguito nel 1838 per un'edicola lungo la strada da Pavia a Belgioioso, al bozzetto per l'orologio dell'Università, per finire con gli schizzi e le opere lasciate incompiute alla morte.

Pasquale Massacra esercitava la tecnica dell'affresco (rimangono esempi nelle nature morte e nelle figure di Sante) e gli spolveri degli affreschi realizzati in cambio di una scodella di minestra nelle cascine del pavese e nelle case signorili. Madonne e Crocifissioni per lo più, ma anche temi mitologici e allegorici come la "Salute" del 1846, sullo scalone di casa Cairoli, "Amore e Psiche" in casa Spairani o la "Giovinetta col secchio" nella casa del farmacista Ferretti.

Tra le imprese più ambiziose del Massacra, i Musei Cvici possiedono la grande tela di "Fra Jacopo Bossolaro che dal carroccio arringa il popolo eccitandolo contro i Beccaria", un tema di storia locale trecentesca, suggerito ancora una volta da Carpanelli.

L'ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop.

Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.

Ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici alle ore 17 senza bisogno di prenotazione.