Nuovi dialoghi di luce - Sandro Riboni
Info
Organizzato da
Inaugura la mostra Nuovi dialoghi di luce, dedicata allartista pavese Sandro Riboni (Pavia 1921-1986) a trentanni dalla morte.
Lesposizione è organizzata da Paola Casati e Carlo Migliorini in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia, e presenta una sessantina di opere di diverse dimensioni, tecniche e materiali tra grafica, ceramica, encausto, incisione e persino un foulard di seta realizzato per lazienda tessile Taroni di Como che testimoniano la produzione dell'artista, e ripercorrono le tappe della sua poetica.
Novità di questa mostra è lesposizione del torchio dellartista, su cui venivano impresse le preziose grafiche a rilievo in total white o a colori con una suggestiva palette cromatica. Sandro Riboni, artista eclettico e intellettualmente libero, in pratica autodidatta, si è confrontato con i grandi maestri delle Avanguardie storiche da Picasso a Matisse, da Mirò a Leger, fino a Fontana e Licini . Ha sperimentato tecniche e materiali diversi ceramica, olio, encausto, incisione, scultura e ha girato mezza Europa in bicicletta, pur rimanendo un uomo semplice, lo stesso che per anni ha lavorato come operaio alla Necchi, poi garzone nella ditta di marmi Scapolla, e infine mozzo su una nave per Marrakech.
Nuovi dialoghi di luce tenta di mostrare tutto questo, ripercorrendo le linee artistiche lungo cui si muoveva Riboni, dal Cubismo al Surrealismo per poi giungere a maturare, attraverso lo Spazialismo, un personalissimo linguaggio in cui coniugava tutte le esperienze vissute. Variano le tecniche, i materiali e variano anche i temi: dalle grafiche monocrome bianche alle coloratissime ceramiche, lavorate presso la storica manifattura La Fenice di Albissola, fino ai foulard realizzati per le aziende tessili di Como.
Negli anni settanta poi, scelse di spingersi fino allastrazione, con le sue forme geometriche sui toni del blu, del rosso e dellocra che sembrano come fluttuare sulla tela, delle macchine volanti perse nel cosmo, come le definiva Riboni. Lultimo suo periodo è contrassegnato da splendidi cieli luminosi con nuvole impalpabili e sempre diverse. Anni di sogno. Il previsto passaggio della cometa di Halley lo colpisce profondamento dando vita ad una serie di opere che ad essa si ispirano. Biografia Sandro Riboni, nato a Pavia nel 1921, artista autodidatta, nel 1950 parte per Parigi dove avviene la sua formazione artistica presso lo studio del pittore Pierre Marzin, uno degli allievi di Henri Matisse.
Lapprendistato artistico continua in Spagna, a Granada, presso lAccademia di Belle Arti, dove apprende la difficile tecnica dellencausto che diverrà il mezzo espressivo preferenziale della poetica di Riboni.
Sempre negli anni 50, il lungo soggiorno di studio e lavoro in Costa Azzura mette il giovane Riboni in contatto con le più attente avanguardie artistiche del periodo. A Vallauris, dove si reca a far ceramica presso latelier Madoura di Suzanne Ramié, respira la stessa aria di Pablo Picasso, anchegli al lavoro presso lo stesso forno. A St. Paul de Vence, è presente Fernand Leger, con cui sembra che Riboni abbia intrattenuto dei rapporti artistici.
A Nizza partecipa ad importanti rassegne pittoriche nel 1950 e nel 1958. Negli anni 60 è ad Albisola a far ceramica e qui viene in contatto con Lucio Fontana, Wilfredo Lam e tutto quel milieu di artisti che stanno creando un nuovo modo di far arte e che sfocierà con la fondazione del movimento artistico noto come Spazialismo.
Le linee artistiche lungo cui si muove Riboni sono dunque, inizialmente, allinterno del Cubismo e del Surrealismo per poi giungere a maturare, attraverso lo Spazialismo, un personalissimo linguaggio artistico in cui coniuga tutte le esperienze artistiche vissute.
Negli ultimi anni di attività, gli anni 80, la poetica di Riboni si astrae dal reale e si esprime attraverso grandi e luminosi cieli che si perdono nello spazio infinito. Muore a Pavia nel 1986.
Tra le mostre antologiche che gli sono state dedicate, ricordiamo quella al Collegio Cairoli e alla Libreria Edizioni Cardano di Pavia nel 2006; allo Spazio darte Graal di Pavia nel 2012; allo Spazio Rocco Scotellaro di Vigevano, e a Il Portale di Giovanna Fra di Pavia nel 2013. Orari: giovedì e venerdì ore 16-19, sabato e domenica 10.30-12.30 - 16-19 Catalogo in mostra