Personale di Gil Ferraro "Cordo cavalon"

27/11/2016 - 24/12/2016
Sottovento
VIA SIRO COMI 8 - PAVIA
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Personale di Gil Ferraro "Cordo cavalon"

Organizzato da

Bar Sottovento
Telefono: 038226350
E-mail: plasala@bls.it
 
Sottovento
VIA SIRO COMI 8 - PAVIA

Cordo cevalon, titolo in una lingua sconosciuta, che significa "cuor di destriero".

In questa mostra saranno presentati nuovi e vecchi lavori, eseguiti tra il 2015 e 2016, passando eterogeneamente dal digitale alla pittura ad olio. La punta di diamante di questa esposizione sarà il Trittico degli Alicorni, tre dipinti di grandi dimensioni che vanno a formare l'architettura del sogno. Tre creature, incrocio tra il celeberrimo Pegaso, ed il tanto agognato Unicorno, si muoveranno all'interno di altrettante stanze dall'atmosfera quasi claustrofobica. Dalle finestre (saranno poi davvero finestre?) paesaggi ignoti, solo delle piccole lampadine a dar luce al tutto. Ali di stoffa, occhi di bottone: sono proprio queste le chimere dei sogni, secondo me. 

In una città di forte gusto medievale, come Pavia, la mia città natale, non potevo far altro che sviluppare quel sentimento visionario tipico dell'epoca, contaminandolo con il gusto moderno e con una lieve influenza surrealista. La location d'altronde è perfetta, il Sottovento, che unisce mondano ad intellettuale, proprio come la Surrealtà tanto cara a Breton: unione della realtà diurna e dell'incoscio.

Si tratterà insomma di un bestiario personale, un indice di creature mostruose e proibite. Un riassunto dei miei viaggi nel Mondo Infero, prima di affrontare il viaggio seguente, come Dante all'Inferno, o come Astolfo sulla Luna.

Nato nel 1990 a Pavia, Riccardo Gil Ferraro, frequenta ed è laureando all'Accademia di Belle Arti di Brera, indirizzo pittura. Nel corso degli anni scopre il collage, una tecnica che lo affascinerà enormemente, permettendogli di unire elementi di eterogenea provenienza all'interno di un singolo dipinto, in linea col processo della condensazione, un processo onirico che ci permette di creare unità dalle diverse suggestioni della vita quotidiana, non disdegnando però anche le tecniche tradizionali, come ad esempio l'olio. Il tema principale della sua ricerca è la Chimera, intesa come creatura "mostruosa" frutto di condensazione psicologica. Spesso infatti capita di dimenticare i sogni una volta tornati nel Mondo Supero, il mondo dell'esperienza che viene considerata reale. L'artista, onironauta per eccellenza, ha il compito sacrale di riportare alla vita ed alla memoria le suggestioni del Mondo Infero, chiamato da alcuni mondo dei sogni, da cui nel corso dei millenni, l'umanità ha tratto innumerevoli mitologie e cosmogonie. Ricordando che non solo il direttamente esperibile è reale, egli si fa demiurgo delle chimere dei sogni, richiamandole dai più profondi recessi della fantasia. Attualmente vive ed opera a Pavia.

Il 27 Novembre ore 19.00 Inaugurazione.
Sarà presente l'artista.

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