Conversazioni Pavesi 2016 - ALDO SCHIAVONE

Conversazioni Pavesi 2016 - ALDO SCHIAVONE dialoga con Dario Mantovani, 20/04 Sala Conferenze del Broletto, Pavia

Secondo appuntamento all'insegna della spiritualità con le Conversazioni pavesi, organizzate dall'Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi: una serie di incontri durante i quali uno o più personaggi del mondo della cultura, della scienza e dell'arte (declinata nelle sue molteplici forme) intrattengono il pubblico con una "conversazione" appassionante e partecipata.

Nell'anno del Giubileo della Misericordia, Pavia dà una propria interpretazione del sacro, e celebra la Spiritualità con un ricco calendario di Conversazioni che porteranno turisti e cittadini a riflettere sul significato del sacro e a darne una propria visione personale, scegliendo (per parafrasare lo studioso Peter Berger) a quale e a quante forme di spiritualità attingere.

Sarà protagonista Aldo Schiavone, tra i più importanti studiosi italiani di Diritto romano, che intesserà con Dario Mantovani, docente di Diritto romano presso l'Università degli Studi di Pavia, una conversazione dal titolo L'enigma di Ponzio Pilato, un personaggio tra i più controversi del mondo antico, quel prefetto di Roma in Giudea passato alla storia in quanto, di fronte alla condanna a morte di Gesù, scaricò tutta la responsabilità sugli altri "lavandosene le mani".

Partendo dal suo ultimo libro, Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria (edito per Einaudi), Schavone, fuori da intenti teologici o politici, ripercorre – a seguito di un profondo lavoro esegetico sulle fonti storiche e sui Vangeli – il contesto storico, religioso e identitario di una parte della società ebraica del tempo che fece da sfondo al processo a Gesù, descrivendo e spiegando ciò che potrebbe essere realmente accaduto.

E se la storia e la narrazione costituiscono l'ossatura portante di tutto il libro, il nucleo (anche della Conversazione pavese) sta invece nel confronto tra i due protagonisti: Pilato e Gesù, in un interrogatorio che niente aveva a che fare con un processo.

Da questo confronto nasce la grande intuizione di Schiavone e l'immagine che ha ricomposto di un Pilato che, avendo compreso la consapevolezza di Gesù che la croce era nel suo destino e che a quello stava andando incontro, lo condannò a morte.