Gemma Bovery di Anne Fontaine (letteratura o vita?)
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Organizzato da
Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:
estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri
rassegna estiva di cinema di qualità cinema sotto le stelle 2015
idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo
inizio spettacoli ore 21.30
CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA
mart 21 luglio 2015 Gemma Bovery di Anne Fontaine (letteratura o vita?)
Regia Anne Fontaine, interpreti Fabrice Luchini, Gemma Arterton, Jason Flemyng, Isabelle Candelier, Niels Schneider, Mel Raido, Elsa Zylberstein, Pip Torrens, Kacey Mottet Klein, Edith Scob, Philippe Uchan, Pascale Arbillot, Marie-Bénédicte Roy, Christian Sinniger, Pierre Alloggia, Patrice Le Mehauté, Gaspard Beaucarne, Marianne Viville, origine Francia 2014, durata 99'.
Da sette anni Martin Joubert ha lasciato Parigi tornando in provincia dove ha trovato equilibrio e tranquillità. Panettiere nella panetteria paterna, Martin ha una grande passione per la letteratura, Gustave Flaubert su tutti. Sereno, addirittura annoiato, Martin impasta e ascolta France Culture che legge Madame Bovary, il suo romanzo preferito. L'equilibrio però si rompe quando una coppia di inglesi si trasferisce in Normandia nella casa adiacente alla sua, lei si chiama Gemma Bovery, lui Charles Bovery. Sorpreso ed eccitato da quella coincidenza Martin diventa assiduo frequentatore dei coniugi ma soprattutto fanatico ammiratore di Gemma che, bella e insoddisfatta, incarna l'eroina dei suoi sogni. Un anno dopo Two Mothers, ritratto incrociato di due mamme e di un'amicizia esclusiva come l'amore, Anne Fontaine prosegue la sua indagine sul desiderio, adattando la graphic novel omonima di Posy Simmonds. Ambientato in Normandia, dentro un teatro borghese circoscritto tra una panetteria, uno château e un vecchio casale, Gemma Bovery si impernia sull'apparizione di una giovane donna inglese che ha nome e condotta flaubertiana. Inglese sul continente, Gemma Bovery si presenta per quello che è per il nostro Martin: l'argilla con la quale modellare l'eroina immaginata dal proprio amore annunciato.
Una commedia lontana dal romanzo ma flaubertiana nello spirito. Umorismo lieve (in faccia agli inglesi che comprano casa in Normandia e l'arredano metà giapponese, metà Versace) e britannico, messa in scena classica (con lo spirito inquieto di Martin/Lucchini che esprime da solo la Francia, profonda e colta, magari un po' altezzosa, ma capace di cedere una volta di più alla vertigine della bellezza) uguale cinema pudico e di sicuro effetto. Figuratevi poi in una rassegna dedicata al visibile parlare e che si svolge durante alcune serate estive in una piccola, classica, affascinante città di provincia come Pavia. Briosamente letterario.
In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.