The Imitation Game di Morten Tyldum (genio é sregolatezza?)

19/07/2015  21:00 -  23:00

19/07/2015

Via Volta 31, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
The Imitation Game di Morten Tyldum (genio é sregolatezza?)

Info

Prezzo ingresso: Biglietto intero €5,00 Biglietto ridotto €4,00 Biglietto studenti €3,00

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Via Volta 31, Pavia

Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:

estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri

rassegna estiva di cinema di qualità cinema sotto le stelle 2015

idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo

inizio spettacoli ore 21.30

CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA

dom 19 luglio 2015 The Imitation Game di Morten Tyldum (genio é sregolatezza?)
Regia Morten Tyldum, interpreti Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen Leech, Matthew Beard, Tuppence Middleton, Tom Goodman-Hill, Ancuta Breaban, Lee Asquith-Coe, James Northcote, Victoria Wicks, Scott Stevenson, Stuart Matthews, origine Gran Bretagna, USA 2014, durata 113'.

Siamo a Manchester nei primi anni '50. Alan Turing è un brillante matematico ed esperto di crittografia, che viene interrogato dall'agente di polizia, che lo ha arrestato per atti osceni. Turing inizia a raccontare la sua storia partendo dall'episodio di maggiore rilevanza pubblica: il periodo, durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui fu affidato a lui e ad un piccolo gruppo di ricercatori, fra cui un campione di scacchi e un'esperta di enigmistica, il compito di decrittare il codice Enigma, ideato dai nazisti per comunicare le loro operazioni militari in forma segreta. È solo il primo di una serie di flashback che scandaglieranno la vita dello scienziato morto suicida a 41 anni e considerato oggi uno dei padri dell'informatica, l'ideatore di una macchina che favorì, precorrendo, l'invenzione del computer.
The Imitation Game è un gioco di sotterfugi e contraffazioni che riguarda non solo il codice nazista, ma anche la stessa attività del gruppo di esperti riuniti per decifrarlo, costretti ad operare sotto copertura. Un "gioco imitativo" simbolo della vita stessa di alcuni di quegli scienziati, Turing in testa, obbligato a nascondere la propria diversità omosessuale ad una società (e ad un sistema educativo) come quella inglese, che sforna eccentrici anche geniali e poi li confina ai margini del proprio stolido e cieco conformismo. Turing è quasi un personaggio autistico, che si difende dal mondo grazie ad un prodigioso talento per i numeri, ma lotta comunque con i propri simili, a causa di una parallela inettitudine per la convivenza sociale.
E forse ha contato proprio la prospettiva "altra" anche nella regia di questo film, visto che chi lo dirige è il norvegese Morten Tyldum, che si accosta al materiale con totale rispetto dei codici di comunicazione inglesi per raccontarne le contraddizioni e i limiti disumanizzanti, chi lo scrive è l'anglocecoslovacca Maria Djurkovic, chi lo fotografa il cinematographer spagnolo Oscar Faura e chi pensa alle musiche il compositore francese Alexandre Desplat. La loro "Inghilterra ai tempi della guerra" è quasi disneyana, si pensi a Pomi d'ottone e manici di scopa, ma proprio per questo rende bene il contrasto tra un paese che si appella al genio quando può salvargli la pelle, eppoi lo getta alle ortiche, se ha l'ardire di lasciarsi andare alla sua vera e più autentica natura. Caparbio.

In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.