Second Chance di Susanne Bier (morale, amore e un thriller-melò)
Info
Organizzato da
Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:
estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri
rassegna estiva di cinema di qualità cinema sotto le stelle 2015
idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo
inizio spettacoli ore 21.30
CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA
sab 18 luglio 2015 Second Chance di Susanne Bier (morale, amore e un thriller-melò)
Second Chance (En chance til)
Regia Susanne Bier, interpreti Nikolaj Coster-Waldau, Maria Bonnevie, Ulrich Thomsen, Nikolaj, Lie Kaas, May Andersen, Thomas Bo Larsen, Peter Haber, Bodil Jørgensen, Molly Blixt Egelind, Ewa Fröling, Charlotte Fich, origine Danimarca 2014, durata 104'.
Andreas e Simon sono due poliziotti, buoni amici tra loro anche se le loro esistenze scorrono su binari differenti. Andreas è sposato e conduce un vita tranquilla, Simon ha divorziato da poco, e passa il suo tempo negli strip club e a ubriacarsi in cerca di risse. Un giorno, i due sono chiamati a sedare una lite tra un ragazzo e una ragazza tossicodipendenti. Durante il sopralluogo, Andreas scopre il piccolo neonato della coppia chiuso dentro un armadio. Da qui in poi qualcosa scatta nella sua testa.
Dopo due produzioni hollywoodiane o comunque giocate fuori casa con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Pierce Brosnan nel cast, Susanne Bier torna a casa in Danimarca, sempre che questo termine conservi un senso per chi, come lei, è da danese figlia di un ebreo tedesco e di un'ebrea di origine russa.
Qual è il confine tra bene e male? Ciò che conta, dice la Bier, è creare un terremoto emotivo nello spettatore.per fargli prendere posizione, per costringerlo a pensare. E d'altronde, come sostiene anche il suo sceneggiatore Anders Thomas Jensen: ...in ognuno di noi c'è un lato oscuro pronto a scattare in determinate circostanze. Non ci si lamenti allora dei colpi di scena funesti. In certi frangenti non è questione di decisioni giuste o sbagliate, poiché, alla luce di una mera logica pratica, acquistano importanza le motivazioni alla loro base. Una presa di posizione discutibile, chiara nel racconto di un dramma familiare, che è nel contempo un thriller etico, un racconto pregevole per il notevole scavo esistenziale, un calcolato confronto fra amore e violenza, fra giusto e iniquo, fra lusso/pulizia e precarietà/sporcizia. Lo ammettiamo, forse una meno eccessiva ricerca del sensazionale avrebbe favorito una maggiore penetrazione in sala di Una possibilità per lui, questa la traduzione letterale del titolo originale del film, ma in fin dei conti, messi nelle giuste condizioni, non siamo tutti un po' mostri? E d'altronde perché negare alla Bier una legittima second chance?
In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.