Il giovane favoloso di Mario Martone (Leopardi come non lo conoscevate)
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Organizzato da
Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:
estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri
rassegna estiva di cinema di qualità cinema sotto le stelle 2015
idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo
inizio spettacoli ore 21.30
CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA
dom 12 luglio 2015 Il giovane favoloso di Mario Martone (Leopardi come non lo conoscevate)
Regia Mario Martone, interpreti Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco, Paolo Graziosi, Iaia Forte, Sandro Lombardi, Raffaella Giordano, Edoardo Natoli, Giovanni Ludeno, Federica de Cola, Giorgia Salari, Isabella Ragonese, origine Italia 2014, durata 137'.
Quando nel finale la macchina da presa si fissa sui suoi occhi bagnati di lacrime Il giovane favoloso, film e personaggio, ha compiuto la sua luminosa parabola.
Finalmente le immagini e la poesia si fondono in maniera mirabile, i versi della Ginestra congelano il furore del Vesuvio che tutto intorno erutta e infiamma e incenerisce la terra. Il cielo oscuro e stellato evapora perdendosi nelle lontananze della notte cosmica, mentre affiora il viso che tutto riflette e trattiene e forse se ne lascia sopraffare. È un momento altissimo, di sovrumana violenza mista a bellezza, di orrore sublimato, assimilato, trasformato in commozione. Timore, tremore e stupore si compenetrano e si innervano nella straordinaria mimesis facciale di Elio Germano. Affiora il ritratto, la luce in fondo al mistero del volto umano, la chiave del suo disvelamento. Ma soprattutto riconosciamo nel Leopardi uno di noi. Tutto è compiuto, il grande scettico ritrova il fiore e la fragranza della solidarietà umana nella coscienza di una comune e infelice sorte. È un testamento artistico e spirituale quello che troviamo ne' Il giovane favoloso. Con la sensibilità mercuriale e ritrovata, il tocco a tratti onirico dei primi lavori. Qui si va oltre ladesione intellettuale, poetica e sentimentale con il soggetto. Perciò Martone sceglie di chiudere il film con il primo piano sul volto del protagonista dopo avercelo mostrato a più riprese di schiena, quella stessa che ancora oggi per molti rappresenta linfamante chiave daccesso allenigma leopardiano: il gobbo, lo storpio, il deforme infelice. Più che il poeta sofferente, a emergere è il Leopardi intellettuale e pensatore. Il suo sguardo profetico accanto a quello poetico. Martone privilegia la produzione filosofica del Leopardi, Le operette morali, rinunciando ai canti più intimi e gettonati del poeta, come A Silvia, ma non a quelli metafisici e visionari, da Linfinito a La ginestra. Sfaccettato, complesso, colto, sorretto dal contributo notevolissimo di interpreti e cast tecnico Il giovane favoloso è unopera tra l'altro di cui fare uso a lungo nelle scuole nel tentativo di animare a volte stanche lezioni e spesso smorte antologie. Con questo film il regista ci chiede di non guardare più a Leopardi, ma di guardare con Leopardi: ...né fama né gloria ma solo amore. Raccogliamo tutti insieme volentieri quest'invito. Anche all'aperto, anche d'estate, in questa bellissima anti-tradizionale sala cinematograficasotto le stelle. Di creazione.
In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.