Vizio di forma di Paul Thomas Anderson (fine di un'era)

18/06/2015  21:00 -  23:00

18/06/2015

Via Volta 31, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Vizio di forma di Paul Thomas Anderson (fine di un'era)

Info

Prezzo ingresso: Biglietto intero €5,00 Biglietto ridotto €4,00 Biglietto studenti €3,00

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Via Volta 31, Pavia

Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:

estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri

rassegna estiva di cinema di qualitą cinema sotto le stelle 2015

idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo

inizio spettacoli ore 21.30

CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA

gio 18 giugno 2015 Vizio di forma di Paul Thomas Anderson (fine di un'era)
Regia Paul Thomas Anderson, interpreti Joaquin Phoenix, Katherine Waterston, Eric Roberts, Josh Brolin, Benicio Del Toro, Reese Witherspoon, Jena Malone, Owen Wilson, Martin Donovan, Sasha Pieterse, Martin Short, Joanna Newsom, Jillian Bell, Maya Rudolph, Wilson Bethel, Anders Holm, Yvette Yates, Elaine Tan, Thomas Pynchon, origine USA 2014,  durata 148'.

Doc Sportello, hippie suonato, che ciondola sulla spiaggia di Gordita Beach e investigatore privato a tempo perso, č avvicinato dalla sua ex Shasta Fey, che gli affida un caso difficile. Insospettita dagli intrighi attorno al suo nuovo amante, il palazzinaro Wolfmann, vuole prevenire un suo ricovero coatto. Doc non fa in tempo a cominciare le indagini che finisce per essere accusato di omicidio dall'amico-nemico Bigfoot, ispettore della Omicidi...
Al di lą della libera traduzione e semplificazione italiana č proprio il "vizio intrinseco" (traduzione letterale dell'originale Inherent Vice) la chiave del mistero e, come tale, il pretesto narrativo del termine tecnico del ramo assicurativo, quanto la reale sostanza dell'opera di Pynchon, scrittore, che di Anderson, regista.
Un "vizio intrinseco" che sta per incapacitą in un sistema di reggere l'instabilitą centrifuga delle sue componenti interne.
Č l'ebbrezza utopistica degli anni sessanta, la legge dell'amore universale, che si frantuma di fronte alla cruda realtą della natura umana, sia durante l'evento di Altamont (con ben quattro omicidi perpetrati durante un concerto), che nella strage delle villa Polanski/ Tate di Bel Air, con i cinque assassinii compiuti dalla famiglia Manson.
Ecco il vizio allora e il male che si contrappongono con logica speculare all'amore che muove, con le onde dell'oceano, anche il girovagare erratico e al tempo stesso lucido del protagonista. Pellicola che si esibisce orgogliosamente nella sua grana (con buona pace del digitale che ci seppellirą) Vizio di forma disegna una trama apparentemente inafferrabile, certamente involuta, ma al tempo stesso intrigante e affabulatoria come la retorica auto-giustificata di un guru dei sixties.
Probabilmente l'unico modo per rendere attraverso un film un romanzo altrimenti impossibile da trasporre, libero dove sembra didascalico, metaforico dove appare comico.
Un'altra avventura dello sguardo, un altro essai del visibile parlare che non potevamo ignorare. In chiaroscuro.

In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.