Torneranno i prati di Ermanno Olmi (perché guerra non sia più)

05/07/2015  21:00 -  23:00

05/07/2015

Via Volta 31, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Torneranno i prati di Ermanno Olmi (perché guerra non sia più)

Info

Prezzo ingresso: Biglietto intero €5,00 Biglietto ridotto €4,00 Biglietto studenti €3,00

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Via Volta 31, Pavia

Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:

estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri

rassegna estiva di cinema di qualità cinema sotto le stelle 2015

idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo

inizio spettacoli ore 21.30

CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA

dom 5 luglio 2015 Torneranno i prati di Ermanno Olmi (perché guerra non sia più)
Regia Ermanno Olmi, interpreti Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Camillo Grassi, Niccolò Senni, Domenico Benetti, Andrea Benetti, Carlo Stefani, Niccolò Tredese, Franz Stefani, Andrea Frigo, Igor Pistollato, origine Italia 2014, durata 80'.

“Credo che la celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale non abbia alcun senso se non chiediamo scusa per il tradimento di cui siamo stati colpevoli nei confronti dei giovani e dei milioni di morti in quel conflitto” così Ermanno Olmi nel suo video-messaggio dall’ospedale milanese San Raffaele per l’anteprima stampa del suo Torneranno i prati. Di fronte a tanto dolore non si può più ingannare.
E infatti Torneranno i prati “...non è sulla guerra, ma sul dolore della guerra” come spiega il protagonista del film Claudio Santamaria, ancora emozionato per aver lavorato con un “...illuminato, con lui è stato come incontrare il Dalai Lama, e non lo dico per fare una battuta”.
Eppure è Olmi stesso a non concepire Torneranno i prati sull’impeto del sentimento “...come spesso accade alla genesi di un film”, ma al contrario “su proposta per l’anniversario della Grande Guerra. Ed è allora che ho rievocato le parole di mio papà, che la combatté da soldato. Riflettendoci, ho compreso che il tradimento perpetrato verso i ragazzi morti o feriti in guerra sta nel non aver mai spiegato il perché sono rimasti vittime. E con i defunti e i bambini non si può barare. Troppa vigliaccheria nascosta dietro alla parola neutralità si è accompagnata in 100 anni, è ora di finirla. Camus diceva che se vuoi cambiare il mondo devi cambiare te stesso”.
Girato sugli Altipiani dove fu combattuta davvero la prima guerra mondiale, basato su fatti realmente accaduti, Torneranno i prati è tuttavia un racconto evocativo e non realistico. Luci, ambienti, recitazione sono straniate e stranianti. Perché è uno stato allucinatorio, quello prodotto dagli orrori bellici, a rimanere nella memoria di chi ha tramandato il suo vissuto ai posteri. E se è così che anche a Olmi è giunta la guerra, attraverso un racconto, è così che lui vuol tramandarla, semplicemente sostituendo l'immagine  alla parola. “Ermanno non ci voleva attori, ma esseri umani, che tentassero di provare l’esperienza vera della vigilia di una morte improvvisa” continua Santamaria.
Solenne nella sua aderenza di forma e contenuto, onirico e pieno di atmosfera da incubo Torneranno i prati odora di eternità, espone un'umanità a brandelli, ignara dello stato di assurdità in cui viene a trovarsi. Uno stato in cui tutto perde di significato, dai gradi militari ad ogni speranza per un possibile futuro. La trincea come tomba di morti viventi come i colpi di mortaio sono resi dalla fotografia del figlio di Ermanno, Fabio Olmi, che sceglie con lui un bianco&nero che sa di universale, intervallato da colorazioni desaturate a sottolineare momenti o dettagli. E laddove si sono sparsi migliaia di cadaveri “...torneranno a pascolare le mucche, torneranno i prati, e tutto sarà dimenticato”. Spirituale.

In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.