Birdman di Alejandro Gonzales Inarritu (il desiderio inappagato)
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Organizzato da
Comune di Pavia Settore Cultura, Cinema Teatro Politeama, Fondazione Teatro Fraschini e Cinetica film club presentano:
estiva 2015 Del "visibile parlare": il cinema e l'ineffabile a 120 anni dalla nascita del Cinema, a 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri
rassegna estiva di cinema di qualità cinema sotto le stelle 2015
idea, progetto rassegna e schede filmografiche a cura di roberto figazzolo
inizio spettacoli ore 21.30
CHIOSTRO ISTITUTO VITTADINI - PAVIA
sab 13 giugno 2015 Birdman di Alejandro Gonzales Inarritu (il desiderio inappagato)
Regia Alejandro González Iñárritu, interpreti Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone, Naomi Watts, Lindsay Duncan, Merritt Wever, Jeremy Shamos, Bill Camp, Damian Young, Natalie Gold, Joel Garland, Clark Middleton, Anna Hardwick, Dusan Dukic, Carrie Ormond, Kelly Southerland, origine USA 2014, durata 119'.
Riggan Thompson è una star che ha raggiunto il successo planetario nel ruolo di un supereroe alato e mascherato: Birdman,. La celebrità però non gli basta. Lui vuole dimostrare di essere anche un bravo attore, e si lancia in un'impresa quantomeno folle: scrivere l'adattamento del racconto di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, dirigerlo e interpretarlo in un famoso teatro di Broadway. Con lui sono chiamati a collaborare la figlia ribelle Sam, appena dimessa dal centro di disintossicazione, l'amante Laura, Jake, il suo amico produttore, un'attrice il cui sogno di bambina è sempre stato recitare a Broadway, un attore di grande talento, anche se di pessimo carattere... Ma Riggan ce la potrà fare?
Dopo gli abissi depressivi di Biutiful, innegabile capolavoro per i critici, grande flop per il pubblico, Alejandro Gonzalez Inarritu, si mette alla prova con la commedia: divertente, agrodolce, quasi nera. I temi sono impegnativi: l'ego, l'incapacità di distinguere l'amore degli altri dal loro like su FB, l'immaturità compulsiva del maschio contemporaneo, soprattutto di (anche se limitato) successo. E chi meglio di un attore molto amato, anche se poco apprezzato dai critici? I piani sequenza e il gap teatro/cinema, il montaggio invisibile e la recitazione da virtuosi, camerini, corridoi, strade e back-stage del teatro stesso. L'immagine come in un caleidoscopio si rifrange moltiplicandosi. La complessità dell'essere umano e la sua disarmante contemporanea semplicità: chi di noi non desidera soltanto essere amato? Un capolavoro anche di meta-cinema che dialoga però con il pubblico: Michael Keaton, che deve la sua celebrità all'interpretazione di Batman, ma è anche un grande attore, Edward Norton che, nella realtà, rinuncia al ruolo di Hulk in The Avengers, dopo aver litigato con la produzione. Infiniti virtuosismi registici, dialoghi interminabili, mancanza di un eroe immediatamente identificabile: questo regista fa ciò che Hollywood detesta da un regista SEMPRE, tranne che la notte degli Oscar. E il risultato si vede.
Il genocidio culturale in corso sulla prevalenza fagocitante dei social media, creatori di una nuova forma di stupidissima ambizione, quella di diventare virale, e una nuova forma di delusione, quella di credere che siano i milioni di contatti a contare, e non un singolo autentico, sentito attestato di stima. Chi rischia cammina sempre sull'orlo dell'abisso. E noi non riusciamo a staccargli gli occhi di dosso. Magmatico.
In caso di maltempo i film sarano proiettati al Cinema Politeama.