MNEMOSYNE Il teatro della memoria. Presentazione del volume a corredo dell'esposizione
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Giovedì 13 aprile, alle 18.00, presso la Sala del Collezionista del Castello Visconteo di Pavia, si terrà la presentazione del volume Mnemosyne. Il teatro della memoria, edito da Sagep Editori e a cura di Paolo Linetti, realizzato a corredo dell'omonima mostra, visitabile negli ambienti del museo civico fino al 25 aprile 2023. Ad introdurre il libro, insieme a Paolo Linetti, saranno Stefano Maretti, Curatore della sezione Zoologia del Museo Kosmos di Pavia, Francesca Porreca, storica dell'arte e autrice di alcuni testi in catalogo e Laura Aldovini, Direttore dei Musei Civici del Castello Visconteo.
Oltre a presentare le opere esposte, il volume ripercorre l'intera storia del collezionismo, dai primordi fino ai giorni nostri. A partire dalle raccolte dell'uomo preistorico che, migliaia di anni fa, iniziò ad accumulare oggetti, soprattutto conchiglie destinate a diversi usi, fino ad arrivare alla civiltà romana e a quella greca, dove collezioni di opere d'arte venivano radunate in appositi edifici chiamati "tesauri" per manifestare ai nemici la potenza e la ricchezza della pòlis, il libro approfondisce le origini, antichissime, di questa attività universale, insita in ognuno di noi.
Particolare attenzione è dedicata agli studioli, luoghi intimi e privati tipicamente italiani, in auge nei palazzi signorili tra il XV e XVI secolo, dove i sovrani e i governanti si raccoglievano per studiare e prepararsi al proprio compito, circondandosi di oggetti rari e preziosi come volumi antichi, libri, dipinti, calami, anfore, orologi, astrolabi, strumenti musicali e curiosità. Il catalogo si concentra infine sulle Wunderkammer o "camere delle meraviglie", in cui si collezionavano gli oggetti più differenti, cercando di raccogliere in un unico ambiente tutto lo scibile umano. Qui, proprio come su un palco, venivano messe in scena le meraviglie del Creato e la storia dell'uomo, per questo queste stanze erano anche chiamate "Teatri delle memoria".
Con l'arrivo dell'Illuminismo, le Wunderkammer furono smembrate in nome del razionalismo, per lasciare il posto ai moderni musei di storia naturale, geologia, preistoria, alle pinacoteche e gipsoteche, dove gli esemplari erano catalogati ed esposti secondo rigorosi criteri scientifici. Mnemosyne. Il Teatro della Memoria illustra la nascita e il tramonto di queste stanze delle curiosità, spiegando come, tra il XIX e il XX secolo, furono poi riscoperte grazie all'avvento del Romanticismo e al Decadentismo.
La mostra Mnemosyne. Il teatro della memoria ricostruisce nella Sala del Collezionista del Castello Visconteo di Pavia una di queste "camere delle meraviglie" che si diffusero soprattutto in Europa, tra il XV e il XVIII secolo. Visitandola è possibile ammirare, in un unico stupefacente allestimento, opere d'arte mai esposte prima, provenienti dai depositi dei Musei Civici di Pavia, modelli botanici dell'Orto botanico dell'Università di Pavia, opere di tassidermia del Museo Kosmos, opere africane gentilmente concesse dalla Fondazione Frate Sole e numerosi prestiti dal Museo della Scienza di Milano e dal Museo d'arte orientale Mazzocchi di Coccaglio.