Il larice e la betulla. Mario Rigoni Stern, la Russia, l'Altipiano.
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Nei pressi del 1° Novembre, data di nascita dello scrittore vicentino, il Circolo Culturale Russo a Pavia, insieme all'Istituto Musicale Vittadini e con il patrocinio del Comune di Pavia, organizza una serata per omaggiare la memoria di Mario Rigoni Stern, e per viverne insieme l'attualità delle opere e del pensiero.
Sarà presente Gianbattista Rigoni Stern, figlio dello scrittore e promotore della rinascita rurale di alcuni villaggi in Bosnia Herzegovina, tramite un progetto di cooperazione internazionale. Il filo del racconto - che verrà sviluppato con letture, immagini e musiche dal vivo - è quello della relazione particolare tra la Russia e l'Altipiano di Asiago, per come vissuta nella vicenda umana -personale e letteraria dell'Autore del Sergente nella neve, di Ritorno sul Don, ma anche del Bosco degli Urogalli e di Sentieri sotto la neve.
Un dialogo che è durato tutta la vita, quello tra l'esperienza tragica (e, nel contempo, di formazione) della campagna bellica dell'A.R.M.I.R. (l'aggressione mussoliniana e poi la ritirata di Russia) e un rinnovato appaesamento nella propria terra d'origine, un rifarsi montanaro le cui forme e la cui sensibilità acquistano un senso particolare, proprio alla luce della guerra vissuta sul Don. Il larice, simbolo dell'alta montagna, resistente conifera così cara allo scrittore che era anche alpinista-rocciatore, trova nella delicata betulla, emblema delle piane distese dell'Est, la naturale compagna di una vita.
Una vita quella del sergente tornato a baita - che appare svilupparsi tra queste due polarità complementari, in un incessante desiderio e ricerca di pace, di serena armonia con gli elementi della natura e con le opere dell'uomo, laddove la terra la zemlya sacra ai popoli contadini da oriente ad occidente, e cantata da Tolstoy, Checov, Turgenev è il vero ed essenziale elemento che unisce la Russia rurale e i monti di Asiago.
Una serata corale, dove le musiche russe e cimbre, curate dal Maestro Ugo Nastrucci e da lui eseguite insieme ad alcuni allievi, entreranno in risonanza con le parole dei testi di Mario, grazie alla voce narrante dei lettori della biblioteca Bonetta. Immagini inedite e brevi estratti video riporteranno il volto e il ricordo dello scrittore e di alcuni dei suoi amici, lasciando infine lo spazio al pubblico, e a Gianni Rigoni Stern, per uno scambio libero di pensieri e di emozioni.