Di Notti e di NebbiePer il Giorno della Memoria
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L'Assessorato alla Cultura, Musei, Eventi e Marketing Territoriale del Comune di Pavia propone, nell'ambito delle manifestazioni organizzate per il Giorno della Memoria, l'iniziativa "Di Notti e di Nebbie" una videoinstallazione a cura di Roberto Figazzolo.
Nel 1956 il regista francese Alain Resnais su un progetto dello storico Henri Michel e con il patrocinio del Comité d'Histoire de la Seconde Guerre Mondiale in occasione del decimo anniversario della Shoah, il genocidio del popolo ebraico, diresse Notte e nebbia, un documentario cinematografico di carattere storico sull'Olocausto della durata di circa mezz'ora. Il testo del documentario, scritto dal poeta ed ex deportato Jean Cayrol, è letto nell'edizione originale da Michel Bouquet.
Con "Di Notti e di Nebbie" l'Assessorato alla Cultura, Musei, Eventi e Marketing Territoriale del Comune di Pavia in collaborazione con Roberto Figazzolo, critico cinematografico, fotografo e videomaker, intende fare un omaggio a questo film e al tempo stesso ribadire la necessità di "ricordare", perché, come scrive Primo Levi: "Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo".
Se infatti "L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria" come sostiene sempre Levi, è vero che il tempo, la scomparsa di chi ha vissuto in prima persona questa tragedia e una certa retorica nelle commemorazioni rischiano di farcene dimenticare l'autentico orrore.
E poiché "Accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso" questa videoinstallazione di denuncia e di tragica testimonianza (che ricalca la frase di lingua tedesca Nacht und Nebel, appunto Notte e Nebbia, che caratterizzò l'operazione di annientamento, attraverso l'internamento in campi di concentramento e la successiva eliminazione fisica attraverso le camere a gas, degli oppositori del regime nazista, ma prende soltanto le mosse da questa, cercando di aprirsi ad una propria originale autenticità) si propone di trasportare idealmente, e seppure solo per qualche istante, lo spettatore in un claustrofobico universo concentrazionario.
L'oscurità incombente, il freddo della stanza, le immagini in biancoenero che scorrono sullo schermo, i rumori che si alternano alla musica, gli oggetti stessi messi in mostra a far da tridimensionale contrappunto al video, tutto concorre a risvegliare in chi guarda l'affermarsi di un'emozione forte. Di un forte rigetto per tutta quella barbarie.
"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario" sosteneva Primo Levi, e una vera conoscenza non può che generarsi dall'emozione, perché: "Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia".
Di Notti e di Nebbie
Pavia | Piazza della Vittoria | Sala Conferenze Broletto
28-29 gennaio 2020
dalle ore 18 alle ore 23
Ingresso libero