«IL FOLLE VOLO DI ULISSE» Da Dante a Primo LeviGiornata della memoria 2022

27/01/2022  17:00 -  18:30

27/01/2022

Biblioteca Universitaria
Corso Strada Nuova, 65
Accessibile
disegno rappresentativo con dante e levi

Organizzato da

Biblioteca Universitaria di Pavia
Telefono: 038224764
E-mail: antonella.campagna@unipv.it
 
Biblioteca Universitaria
Corso Strada Nuova, 65

«IL FOLLE VOLO DI ULISSE»
Da Dante a Primo Levi

La memoria come intelligenza di vita e non soltanto ricordo di morte
di e con Davide Ferrari

accompagnamento musicale di Matteo Callegari

introduce Pierangelo Lombardi
Presidente istituto pavese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea

Testimone esemplare dell'esperienza del Lager, così come dell'analogia fra il Lager e l'Inferno dantesco, è Primo Levi, le cui opere stimolano una profonda meditazione su "ciò che è stato" e sul fondamentale compito morale della conoscenza e della memoria che tutti noi abbiamo.

Theodor Adorno scrisse a suo tempo che "dopo Auschwitz non si può più fare poesia". Ma proprio Levi, dedicando al canto dantesco di Ulisse un intero capitolo di "Se questo è un uomo", raggiunge le vette più alte della sua inedita poesia.

I parallelismi tra Dante e Primo Levi non sono una novità per il lettore. Ma se è vero che attraverso il «Canto di Ulisse», simbolo della volontà di conoscenza, Levi recupera, sia pure per poco tempo, quell'umanità e quella dignità negate nel campo di sterminio, il brano sembra suggerire anche altro. Lo strumento letterario diventa per l'autore mezzo testimoniale e comunicativo privilegiato per un vero e proprio recupero memoriale che della conoscenza è la condizione essenziale. Per Levi e Pikolo la memoria diventa metodo per dare forma a ciò che nel "folle ordine" del lager non si può esprimere e che permette di addentrarsi nella complessità della conoscenza umana.

Nella giornata del 27 gennaio, dunque, Primo Levi, Dante e il "Canto di Ulisse" quale occasione per una riflessione sulla storia e sulla memoria come valore fondante. E sul valore della memoria, come deposito culturale e come metodo, struttura mentale che analizza l'impensabile che è successo e che, in quanto tale, potrebbe nuovamente succedere.

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