Autunno veneziano. Fantasia su temi di Vivaldi

Andrea Frova e Mariapiera Marenzana presentano una "Fantasia su temi di Vivaldi" (Edizioni Efesto, Roma 2019), con il ritratto di una città gloriosa e di un suo grande artista, il "Prete Rosso" Antonio Vivaldi, in un'opera che coniuga, al modo libero della fantasia musicale, storia ed invenzione.

Vivaldi è il protagonista di un romanzo che, dalla formazione infantile e adolescenziale alla piena e solare maturità, dal successo alla triste e solitaria fine in Austria, narra e interpreta le vicende di una vita ricca e varia.

Viene dipinto un quadro animato e suggestivo di un'epoca, il Settecento, e di una città vivace e spregiudicata, Venezia. Gli autori hanno voluto unire documenti storici e immaginazione, sottraendo le carte all'oblio degli archivi e interpretandoli con verosimiglianza.

Hanno inoltre scelto di dare alla storia una veste linguistica venata da forme dell'italiano settecentesco, quello delle commedie di Goldoni, con rapidi innesti in dialetto veneziano (proverbi, per lo più, e modi di dire).

Il percorso narrativo è in parte autobiografico e in parte in terza persona, grazie all'invenzione di un narratore, il patrizio veneziano Francesco Corner, uomo colto e chimico esperto di vetri di Murano, che si fa interprete di «alcune idee musicali e fogli sparsi» affidatigli in vita da Vivaldi e di abbozzi di composizioni o appunti frammentari giunti dopo la sua morte. Nell'epilogo si comprende il significato che gli autori assegnano al titolo "Autunno veneziano": la "nostalgia della vita" che abbandona l'artista è anche nostalgia di una Venezia favolosa, dal passato superbo, che decadrà, ma che sopravvive nella memoria grazie ai suoi artisti e alle loro opere.