Cultura artistica a Pavia 1800 - 2000Presentazione del volume a cura di Susanna Zatti
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Venerdì 13 dicembre, alle ore 16.30, presso la Sala Conferenze dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, sarà presentato il volume di Susanna Zatti "Cultura artistica a Pavia 1800 - 2000".
Introduce Alessandra Ferraresi.
Insieme all'autrice intervengono Davide Tolomelli e Michele Cattane.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Dalla fine del XVIII secolo era attiva a Pavia una Scuola di Disegno e Incisione a sussidio dellUniversità, finalizzata allillustrazione dellanatomia e di altre discipline; ma il celebre prof. Scarpa aveva incaricato gli stessi bulinisti di riprodurre anche i capolavori della sua prestigiosa raccolta di dipinti. Da allora in Pavia la cultura artistica si è intrecciata con quella scientifica: per tutto lOttocento pittori e scultori, assieme ai commissari che gestiscono la gloriosa Scuola di Pittura fondata nel 1840, sono chiamati a interpretare e soddisfare le esigenze di rappresentatività della classe colta locale - professionisti, intelligenti committenti e munifici collezionisti - attraverso una produzione originale di destinazione privata ma anche di pubblica celebrazione dellepopea storica, dei fatti e personaggi salienti delle istituzioni cittadine: con risultati, spesso, deccellenza nelle prove romantiche di Pasquale Massacra, del realista Federico Faruffini e di altri buoni allievi dellAccademia.
Nel corso del nuovo secolo la cultura artistica locale progressivamente si apre agli influssi e alle tendenze nazionali: passa di qui la ventata futurista, un cauto simbolismo poi il novecentismo e il lirismo chiarista permeano le proposte dei giovani artisti, ma comunque sopravvive almeno fino al secondo dopoguerra, robusto e persistente, il paesaggismo post-impressionista. Gli ultimi decenni vedono laffermazione soprattutto di scultori, le cui opere abbelliscono il panorama urbano.