Gerosa e la rivoluzione del cuore bionicoconferenza al Borromeo
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Nel 2007 il prof. Gino Gerosa - Professore Ordinario di Chirurgia Cardiaca all'Università di Padova, Presidente della Società Italiana di Cardiochirurgia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia di Padova - fu il primo in Italia a eseguire l'impianto di un cuore artificiale su un paziente di 54 anni, tuttora vivo, che poi nel 2011 ricevette l'organo da un donatore.
In seguito Gerosa è stato il primo al mondo a rimuovere una massa dalla parte sinistra del cuore di una paziente settantenne, senza fermare il muscolo contrattile e senza l'ausilio della circolazione extracorporea, con una tecnica microinvasiva che esclude l'uso del bisturi, analoga a quella utilizzata per la plastica della valvola mitralica.
Ben 200 dei 900 interventi eseguiti finora a livello planetario con questa metodica sono avvenuti nell'unità operativa padovana intitolata al professor Vincenzo Gallucci, il predecessore di Gerosa.
Proseguendo sulla strada dell'innovazione, adesso il chirurgo e la sua équipe, che detiene il record dei trapianti cardiaci nel nostro Paese (39 nel 2016, 40 nel 2017) ed è la seconda in Europa per importanza, hanno creato il primo cuore bionico interamente «made in Italy».
"La rivoluzione del cuore bionico" è il titolo della conferenza che il prof. Gerosa - cresciuto alla scuola di Donald Ross, il sudafricano di origini scozzesi che si disputava con il compagno di studi Christiaan Barnard il titolo di miglior cardiochirurgo al mondo - terrà mercoledì 20 novembre al Collegio Borromeo (ore 18.30, ingresso libero).