Bilancio europeo e crescita economica
23/11/2019
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L'Europa non è ancora uscita dalla crisi e le prospettive di crescita restano modeste.
E' emersa prepotente la necessità di andare oltre il consolidamento fiscale e di avviare un piano di sviluppo, anche per ricreare la fiducia sui mercati e favorire il rientro fiscale richiesto dal "fiscal compact".
Oggi sembrano esserci tutte le condizioni per promuovere una politica di rilancio: bassa inflazione, ampia disponibilità di manodopera, disavanzo pubblico in diminuzione, surplus delle partite correnti in crescita, tassi di interesse prossimi a zero e abbondante liquidità.
Verranno esaminate le condizioni che devono essere soddisfatte per realizzare un piano per l'Europa: in primo luogo, i caratteri di una politica espansiva europea che deve proporsi l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile, attraverso la produzione di beni pubblici europei (educazione superiore, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, mobilità sostenibile, energie rinnovabili, conservazione di beni naturali e culturali), il cui finanziamento non può affidarsi unicamente al ricorso al mercato, ma deve fondarsi anche su risorse proprie attribuite al bilancio europeo; e le conseguenze istituzionali che ne conseguono fino alla realizzazione di un'Unione fiscale e, in prospettiva, di un'Unione politica.