Le Verità

18/10/2019 - 22/10/2019
Cinema Teatro Politeama
Corso Cavour 20, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
immagine presa dalla locandina

Info

Orari:

Venerdì 18:00 ore 21:00 (V.O: sottotitolata)
Sabato 19 ore 16:00 - 18.30 - 21:00
Domenica 20 ore 15:30- 18:00- 20:30
Lunedì 21 ore 21:00
Martedì 22 ore 21:00

Rassegna "Programmazione Politeama"
Prezzo ingresso: Da 5 € a 7,50 €

Organizzato da

Fondazione Teatro Fraschini
Telefono: 0382.3711
E-mail: biglietteria@teatrofraschini.org
 
Cinema Teatro Politeama
Corso Cavour 20, Pavia

GENERE: Drammatico
REGIA: Hirokazu Kore-Eda
ATTORI: Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke, Ludivine Sagnier, Roger Van Hool
PAESE: FRANCIA, GIAPPONE 2019
DURATA: 106'

TRAMA:
Le Verità, film diretto da Hirokazu Koreeda, è la storia di un rapporto conflittuale, quello tra madre e figlia: star del cinema, ammirata dagli uomini la prima, Fabienne (Catherine Deneuve); sceneggiatrice e afflitta dall'ingombrante figura materna la seconda, Lumir (Juliette Binoche).
Quando viene pubblicata la biografia dell'attrice - impegnata in uno sci-fi nel quale interpreta una madre che non invecchia mai - Lumir torna a Parigi con suo marito (Ethan Hawke) e il suo bambino dall'America, dove la piccola famiglia si era trasferita anni prima per porre una distanza fisica ed emotiva con Fabienne. Il ricongiungimento tra madre e figlia, dopo questo lungo perido di lontananza, sarà più turbolento che mai e porterà a galla verità non dette, risentimenti mai sopiti e confessioni rimaste a lungo sepolte.

Kore'eda si cala splendidamente nel cinema francese con una ricca storia di confronto familiare. Il film – che ha aperto la 76ª edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia – vede protagonisti Ethan Hawke, Catherine Deneuve e Juliette Binoche. Diva del cinema francese, Fabienne Daugeville pubblica un libro di memorie, e, per l'occasione, riceve la visita della figlia Lumir, sceneggiatrice che vive a New York con il marito Hank e la piccola Charlotte. Nella villa parigina di Fabienne, le due donne si sforzano di entrare in contatto l'una con l'altra, e di fare i conti con il passato, impresa resa tanto più ardua dalla presenza delle famiglie e del maggiordomo Luc, stufo di essere dato per scontato. Fabienne è anche impegnata sul set, recitando in un film che confonde ulteriormente i confini del ruolo materno e di quello filiale. Kore'eda, con la curiosità meticolosa dell'outsider, esplora ogni angolo di una casa bellissima, «anche se c'è una prigione proprio qui dietro». E in una prigione della parola deve sentirsi Lumir, figliol prodiga che da bambina voleva fare l'attrice, ma che da adulta è diventata sceneggiatrice, nel tentativo forse di dare un senso alla voce di una madre che spesso di fronte alla realtà sceglie di far vincere la leggenda. Per essere l'opera di un regista che gira in una lingua non sua, "Le verità" stupisce per la perfetta sinfonia di ambiguità e allusioni dei suoi dialoghi, giocati su un cortocircuito costante di età, ruoli familiari, ricordi e riflessi di sé.

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