Sette e Ottocento a Pavia: seconda giornata. Le Scienze
22/11/2018
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Il convegno, articolato in quattro giornate, si propone di illustrare attraverso i suoi protagonisti, scienziati e umanisti, scrittori e musicisti, il primato di Pavia e della sua universitą come centro della cultura europea nei circa cinquant'anni che vanno dal 1764 (esce Dei delitti e delle pene) al 1815 (Restaurazione dell'Antico Regime).
Le riforme degli Asburgo rinnovano con criteri moderni tutte le istituzioni scolastiche, dall'Universitą di Pavia alla Facoltą Teologica, alle Scuole Palatine di Milano.
Si crea un grande fervore di ricerche da parte di professori presto di fama europea. Con la Repubblica Cisalpina, dopo un periodo di chiusura, l'universitą rinasce e con essa la produzione scientifica pavese. Dopo gli anni di reazione dei governi ai principi rivoluzionari di Francia, con conseguente arretramento su posizioni conservatrici e abbandono delle politiche riformatrici, la ventata napoleonica suscita l'entusiasmo dei giacobini italiani.
Con il rientro dell'Austria si chiude il cinquantennio aperto verso la futura modernitą.