Uno:Uno. A tu per tu con l'opera. Rotari: uomo di grande forza che seguì il sentiero della giustizia.

26/11/2017  16:00 -  18:30

26/11/2017

Castello Visconteo
Piazza Castello, Pavia
Accessibile
Editto di Rotari

Info

Prezzo ingresso: 1 €; gratuito per i possessori della My Museum Card

Organizzato da

Musei Civici di Pavia
Telefono: 0382.399770
E-mail: museicivici@comune.pv.it
 
Castello Visconteo
Piazza Castello, Pavia

A tu per tu con il re longobardo, dal celebre editto alla Cripta di Sant'Eusebio fino all'arte contemporanea.

Un'opera d'arte al mese, per un anno ricco di cultura. Ultimo appuntamento con l'iniziativa Uno:Uno. A tu per tu con l'opera, organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo.

Dalla sua prima edizione, nel 2014, Uno:Uno. A tu per tu con l'opera – grazie anche al prezioso sostegno dell'Associazione Amici dei Musei Pavesi – ha conquistato sempre più gli interessi del pubblico, mostrando una continua e crescente partecipazione ai singoli appuntamenti. La collaborazione con l'Istituto Franco Vittadini, novità del 2016, ha inoltre arricchito l'iniziativa di momenti musicali, creando così, con l'alternarsi di musica e arte visiva, una sinergia tra le arti.

L'ultimo appuntamento dell'edizione 2017, in programma per domenica 26 novembre (ore 16.00) presso i Musei Civici pavesi, sarà dedicato ai Longobardi: quel popolo dalle lunghe barbe che cambiò la storia e che fino al 3 di dicembre "terrà sotto assedio" la nostra città in occasione della mostra allestita presso le Scuderie. L'appuntamento sarà dedicato alla scoperta di quel re "uomo di grande forza che seguì il sentiero della giustizia, ma non tenne la retta via nella fede cristiana e si macchiò della perfidia dell'eresia ariana.": Rotari fu re dei Longobardi dal 606 al 652, sposo di Gundeberga, vedova del suo predecessore e figlia della regina Teodolinda. I tratti salienti della civilizzazione Longobarda in Italia si possono cogliere nelle nuove gerarchie sociali, nelle sepolture, nell'arte, nell'architettura, nella legislazione e nelle istituzioni. Il giorno 22 novembre del 643 a Pavia il re emanò l'editto, che prese il suo nome, Editto di Rotari. Si tratta del primo codice di leggi scritte in latino del popolo longobardo, si compone di 388 articoli e fu la manifestazione della volontà del re di affermare una giustizia unica e codificata in tutto il regno. Esso rappresenta un'importante fonte per ricostruire la vita sociale ed economica del popolo dei Longobardi. La società appare divisa in tre ordini, i liberi (arimanni) i semiliberi (aldi) e i servi, e ha come fondamento la famiglia. Base dei rapporti familiari è il mundio, la protezione del capo famiglia sulle donne e sui minorenni. Un'importante novità introdotta dall'Editto fu l'abolizione della faida, cioè la vendetta privata, sostituita dal guidrigildo, cioè il pagamento di una somma in denaro alla parte lesa, variabile a seconda dell'offesa arrecata.

Al nome di Rotari la città di Pavia è legata alla cripta di Sant'Eusebio: è quanto resta di un edificio di origini antiche utilizzato come cattedrale ariana. La chiesa di S. Eusebio è ricordata da Paolo Diacono come cattedrale ariana di Pavia negli anni di re Rotari (636-652), in particolare come prima sede del vescovo Anastasio abbandonata dopo la conversione alla fede cattolica. L'edificio di culto ricevette una prima radicale ristrutturazione architettonica in epoca romanica, tra la fine del X e l'inizio dell'XI secolo e un secondo rifacimento nel XVII secolo. Sconsacrata agli inizi dell'Ottocento, nel 1923 avvenne il definitivo abbattimento nel quadro di un "riordino" urbanistico della zona. La cripta ancora oggi presenta i capitelli cosiddetti ad alveoli in stile longobardo.

Rotari e il suo popolo viene celebrato nell'arte contemporanea da Silvia Manazza con la sua opera "Rotari e i Venti forti sul Mediterraneo", tecnica mista 2017. Attraverso la sperimentazione e l'uso di materiali, l'artista ridona vita alle stoffe, facendosi portavoce di nuove storie capaci di legare il passato al presente. I Longobardi e il loro esercito governati da Rotari vestono i "panni" di nuovi invasori visti con occhi contemporanei. L'opera di Silvia Manazza è esposta nella prima sala del museo archeologico in occasione della mostra Contempora langobardorum.

La conferenza sarà presentata dalla dott.ssa Silvia Salvaneschi e sarà accompagnata da un intrattenimento musicale tenuto da Gianmarco Andreoli, Davide Tadé e Alessandro Margherita a cura dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini di Pavia. A termine della conferenza, sarà possibile recarsi presso la cripta di Sant'Eusebio per terminare il percorso.

L'ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.

Ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici alle ore 16.00 senza bisogno di prenotazione.