Prestiti dai Musei Civici di Pavia - Jean Clouet e Allestimento interattivo Battaglia di Pavia

08/04/2017 - 18/06/2017
Musei di Palazzo dei Pio, Piazza Martiri, 68, Carpi
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Prestiti dai Musei Civici di Pavia - Jean Clouet e Allestimento interattivo Battaglia di Pavia

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Musei di Palazzo dei Pio, Piazza Martiri, 68, Carpi

I Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia sono protagonisti dell'importante mostra Alla corte del Re di Francia, ospitata dai Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, che indaga lo stretto rapporto, non solo politico, instauratosi agli inizi del Cinquecento tra Alberto Pio, signore di Carpi e i re francesi Luigi XII e Francesco I.

In occasione della rassegna, i Musei pavesi sono stati invitati a presentare al pubblico l'immagine di re Francesco I attraverso un capolavoro d'Oltralpe proveniente dalla Pinacoteca Malaspina, il Ritratto di Francesco I, attribuito alla bottega di Jean Clouet (Bruxelles 1480- Parigi 1541). Insieme al dipinto, è partito alla volta dell'Emilia Romagna anche l'innovativo e originale allestimento informatico e interattivo, realizzato (da DNA Cultura) in occasione della mostra 1525-2015 Pavia, la Battaglia, il Futuro. Niente fu come prima (protagonista al Castello Visconteo da giugno a novembre 2015), che restituisce virtualmente i sei celebri arazzi (provenienti dal Museo di Capodimonte) della Battaglia di Pavia.

L'obiettivo è di dare modo ai visitatori di interagire con le scene illustrate grazie ad appositi touchscreen e di "entrare", attraverso grandi retroproiezioni dinamiche in 3D, negli arazzi e nella battaglia: tra i lanzichenecchi della Banda Nera al soldo del re di Francia e quelli imperiali, tra i fanti svizzeri e i cavalieri crociati, tra archibugieri imperiali e artiglieri francesi, tra famosi e nobili cavalieri e impavidi contadini, con la possibilità di scegliere diversi approfondimenti tematici.

Si tratta di un nuovo modo di vivere e conoscere l'arte, attraverso grandi immagini in scala e grazie a sette proiettori ad alta definizione, accompagnati da una sinfonia di luci, colori e suoni, con grafica multi-canale e suono con amplificazione surround. L'effetto è quello di un video-racconto di grande impatto scenografico ed emozionale di 30 minuti, sottotitolato con didascalie in italiano e inglese (4 minuti circa per ogni arazzo), con una forte esperienza visiva che vuole avvicinare anche il pubblico meno abituato a frequentare mostre e musei.

Sono stati ridisegnati graficamente ed animati con la stessa texture dell'opera più di 1.000 elementi presenti sugli arazzi, ricostruendo gran parte di quello che l'osservatore può soltanto ipotizzare essere posizionato aldilà di una collina o dietro un gruppo di soldati.

La mostra
La missione diplomatica in Francia di Alberto Pio, signore di Carpi, agli inizi del Cinquecento, segna un serrato rapporto politico, culturale e artistico tra la corte carpigiana e quella dei re francesi Luigi XII e Francesco I. L'esposizione dà conto del contributo degli artisti di Carpi nei cantieri della cattedrale fortezza di Albi, dei castelli di Fontainebleau e Gaillon, e dello sviluppo del Rinascimento francese, attraverso documenti, dipinti, disegni, medaglie, preziose scatole, boiserie provenienti dai Musei civici di Pavia, dal Louvre e dal Musée di Ecouen.

La mostra si svolge su un unico binario di andata e ritorno tra l'Emilia Romagna e la Francia; si tratta di un viaggio che conduce a scambi reciproci di modelli e forme, dalla Francia a Carpi e da Carpi alla Francia, lungo un intero trentennio, che inizia nel 1505, ovvero con la prima missione diplomatica di Alberto Pio, come ambasciatore del duca di Mantova, e che si conclude con l'esilio francese del Pio dopo il 1527 e la sua morte nel gennaio del 1531 a Parigi, nella casa di rue Saint-Antoine.

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