Angelo Elio Barabino: un viaggio attraverso il colore

24/02/2017 - 12/03/2017
Broletto
Piazza Vittoria, Pavia
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Angelo Elio Barabino: un viaggio attraverso il colore

Info

Prezzo ingresso: ingresso libero

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Broletto
Piazza Vittoria, Pavia

Inaugura la mostra Angelo Elio Barabino: un viaggio attraverso il colore, dedicata all'artista genovese, classe 1935, fondatore nel 1987 del "Gruppo 10".

L'esposizione è curata da Giuseppe Stafforini, organizzata da Franco Bobbio Pallavicini in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia, e presenta un'accurata selezione di opere che coprono l'intero arco creativo dell'artista, dagli anni sessanta a oggi.

Nature morte, paesaggi, figure, interni, Barabino ha sperimentato nel tempo tutte le possibilità del linguaggio visivo, fino ad approdare a una pittura essenziale, fatta di tratti netti, decisi e puri. Sovrano è sempre il colore, la materialità cromatica, che fa da filo conduttore. Le tele – scrive il curatore Giuseppe Stafforini nel testo di presentazione alla mostra – prima ancora di essere utilizzate vengono sottoposte ad un procedimento alchemico attraverso impasti di gesso di Bologna con terre, acqua, vinavil per consentire ai colori di meglio impregnarsi e rimanere fedeli ad equilibri cromatici costruiti con assoluto rigore. Non liscia i suoi colpi di pennello per evitare che i colori si mescino. Usa molto spesso coppie di colori complementari contrastanti per conferire al dipinto la massima energia visiva. Così è facile vedere come il rosso dei fiori contrasti con il verde delle foglie unendo anche sprazzi di viola che intersecano i gialli, colori tra i più amati. Usa un metodo decisamente particolare. Sovrappone i colori con spalmature successive, senza mai mischiarle. Per fare ciò aspetta che il primo strato di colore si asciughi prima di procedere con nuove spalmature. Un quadro puo' rimanere in lavorazione anche per diversi mesi fino ad ottenere l'intensità e la profondità d'immagine voluta e raggiungere la massima autonomia della forma e dell'espressione artistica. E' un metodo molto meticoloso che possiamo riscontrare in due illustri precursori: Cezanne e Seurat.

Barabino si accosta all'arte da bambino e cresce come autodidatta, fino a dedicare completamente la sua vita alla pittura. Si lascia influenzare dall'impressionismo francese, assaporato nel corso di un soggiorno parigino, per poi rivolgere l'interesse a un personale colorismo. Nel 1987 fonda con altri autori genovesi il "Gruppo 10", e frequenta per dieci anni i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti.

Non si è mai preoccupato di rincorrere questa o quella tendenza seguendo le mode dell'Arte Contemporanea, e nella sua vasta produzione artistica troviamo inequivocabilmente – come sottolinea anche il curatore – la dimostrazione empirica del concetto di Egon Schiele, secondo cui "l'Arte Moderna non esiste, l'Arte è stata eterna fin dalle origini".

La sua è una pittura contemporanea perché è di un pittore del giorno d'oggi, in piena attività, ma è anche una pittura fatta di valori universali: armonia, colore, luce, materia, solarità, freschezza, vivida anche nella rappresentazione di un frutto reciso dal ramo.