Conversazioni Pavesi 2016 ELENA CATTANEO

01/12/2016  18:00 -  20:00

01/12/2016

Santa Maria Gualtieri
Piazza della Vittoria 5
Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
ELENA CATTANEO

Info

Prezzo ingresso: ingresso libero

Organizzato da

Comune di Pavia - Assessorato alla Cultura
Telefono: 0382/399770
E-mail: cultura@comune.pv.it
 
Santa Maria Gualtieri
Piazza della Vittoria 5

Nuovo appuntamento per le Conversazioni pavesi, organizzate dall'Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi: una serie di incontri durante i quali uno o più personaggi del mondo della cultura, della scienza e dell'arte (declinata nelle sue molteplici forme) intrattengono il pubblico con una "conversazione" appassionante e partecipata.

Sarà protagonista Elena Cattaneo, farmacologa, biologa, docente all'Università degli Studi di Milano – famosa in tutto il mondo per i suoi studi sulla corea di Huntington, una malattia neurologica causata da un gene mutato – e senatrice a vita, nominata nel 2013 da Giorgio Napolitano per i suoi meriti scientifici.

Moderata da Silvana Borutti, docente all'Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Studi Umanistici – Sezione di Filosofia, Elena Cattaneo dialogherà con Vittorio Bellotti, biochimico e docente all'Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Medicina Molecolare, Giuseppe De Nicolao, ingegnere e docente all'Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione, ed Elena Giulotto, biologa e docente all'Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie.

La Conversazione, dal titolo Scienza e Politica. Il caso italiano, partirà dall'analisi dell'ultimo libro di Elena Cattaneo, Ogni giorno. Tra scienza e politica, edito per Mondadori, per arrivare a parlare del rapporto, spesso problematico e di difficile gestone, che si instaura fra scienza e politica, e del finanziamento della ricerca pubblica in Italia, sottolineando quanto sia necessario in Italia un dibattito sui grandi temi che si avvalga del supporto della comunità scientifica. Un argomento complesso, che la farmacologa di fama internazionale conosce da vicino, nella sua veste di scienziata e senatrice.

Da quando Giorgio Napolitano le annunciò la decisione di nominarla senatrice della Repubblica, la sua esistenza è profondamente mutata e la sua attività scientifica si è arricchita di una funzione pubblica e istituzionale fondamentale per poter restituire alla scienza, troppo spesso bistrattata e abbandonata a se stessa, un ruolo di primo piano nel nostro paese. Lo testimoniano anche le pagine del suo libro, in cui l'autrice racconta i primi tre anni trascorsi in aula, affrontati con la stessa dedizione riservata al lavoro di ricerca in laboratorio, ma soprattutto con lo stesso metodo e gli stessi principi, nella salda convinzione che i valori scientifici dell'oggettività, oltre all'allenamento al pensiero critico, avrebbero reso migliore il suo rapporto al paese come senatrice.

Abituata al lavoro di squadra, Elena Cattaneo è affiancata da un gruppo di esperti con competenze in diversi ambiti, dal diritto parlamentare ai rapporti con le istituzioni e con gli istituti scientifici. L'obiettivo è fornire al legislatore un materiale affidabile e comprensibile, che possa metterlo nelle condizioni ottimali per decidere, aiutandolo a orientarsi nei dibattiti parlamentari, talvolta confusi, come la discussione intorno agli OGM che, lungi dall'essere risolta, ancora oggi attende una valida e motivata risposta.

In attesa dell'auspicata creazione di una vera e propria Agenzia nazionale della Ricerca, in grado, tra l'altro, di porre il governo al riparo da possibili nuovi abbagli, come nel caso della frode del tristemente noto "caso Stamina". Con spirito combattivo e profondo impegno civile, Elena Cattaneo sottolinea attraverso la sua esperienza quanto sia necessario in Italia un dibattito sui grandi temi che si avvalga del supporto della comunità scientifica: «Finché qualcuno non mi dimostrerà, dati e prove alla mano, che esiste uno strumento migliore del metodo scientifico, io continuerò a usarlo e a battermi perché fatti, trasparenza e condivisione entrino nelle scelte politiche e nelle decisioni sull'uso delle risorse dei cittadini».

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