Zona d'ombra – Una scomoda verità di Peter Landesman

28/08/2016  21:30 -  23:30

28/08/2016

Accessibile
Eventi per: Per tutti0-99
Zona d'ombra – Una scomoda verità di Peter Landesman

Info

Rassegna "Cinema sotto le stelle"
Prezzo ingresso: Biglietto Intero euro 5, Ridotto euro 4, Studenti under 26 euro 3

Organizzato da

Teatro Fraschini
Telefono: 0382 371201
E-mail: gsollazzi@teatrofraschini.org

STARE INSIEME

Domenica 28 agosto 2016 ore 21.30

Zona d'ombra - Una scomoda verità (Concussion)

Regia Peter Landesman,
interpreti Will Smith, Alec Baldwin, Gugu Mbatha Raw, Arliss Howard, Paul Reiser, Luke Wilson, Adewale Akinnuoye-Agbaje, David Morse, Albert Brooks, Bitsie Tulloch, Eddie Marsan, Stephen Moyer, Matthew Willig, Richard T. Jones, Mike O’Malley, Hill Harper, Gary Grubbs, Britanni Johnson, Sara Lindsey, Jason Davis, Dan Ziskie,
origine USA 2015, durata 123'.

Il dottor Bennet Omalu è davvero il neuropatologo forense che scopre la CTE o encefalopatia traumatica cronica e questo film ne racconta la storia, parabola di un piccolo David contro il Golia del mondo del football USA.

Siamo nel settembre del 2002 a Pittsburgh e l'anatomopatologo nigeriano Bennet Omalu, emigrato negli States e ancora “non perfettamente” integrato nel paese che lo ospita, deve indagare sulla morte di Mike Webster, eroe del football americano, finito malamente a vivere in un pick-up e tormentato da orrende emicranie. Omalu è uno che ci tiene, che ama profondamente il suo lavoro, che arriva a parlare con i suoi pazienti morti, nella disperata ricerca di un empatia apparentemente impossibile tra questo e l'altro mondo.

Ecco perché paga di testa propria i costosi esami al cervello di Iron Mike, ed ecco soprattutto come scopre una verità difficile da ammettere, che in breve mette a rischio la sua carriera, la sua incolumità e persino la sua famiglia.

Ecco il punctum dell'articolo di Jeanne Marie Laskas, apparso su GQ, che per primo ha fatto conoscere al mondo il dottor Omalu e che ha ispirato questo film di Peter Landesman, già autore di un intrigante dietro le quinte ospedaliero dell'assassinio di JFK  che si intitolava Parkland e che solo i freak (informal: a person regarded as strange because of his unusual appearance or behavior) da Festival del Cinema, tra i quali naturalmente mi annovero, hanno potuto vedere: "Diciamo che c'è una multibilionaria lega di football. E diciamo che la comunità scientifica - a cominciare da un giovane patologo di Pittsburgh per continuare con un coro di neuroscienziati da tutto il Paese- viene da te e ti dice che i traumi da scontro stanno facendo impazzire i giocatori, li stanno rendendo pazzi al punto da uccidersi, e lì, nei tessuti del cervello, c'è la prova di tutto questo. Ti unisci agli scienziati e provi a risolvere il problema, o usi il tuo potere per screditarli?".

Ecco. Con Zona d'ombra Landesman finisce un po' per fare la stessa figura e con lo stesso ruolo del dottor Omalu: un David contro Golia. Vedi il potere di uno sport che, a Pittsburgh in particolare, investe così pesantemente nella costruzione di uno stadio, vero e proprio elefante in salotto, da far letteralmente impallidire il film di Landesman ogni qualvolta fa la sua apparizione sullo schermo.

Lineare nel racconto il primo, caparbio nel superare gli ostacoli il secondo, film e personaggio in   Concussion tendono a sovrapporsi, mentre in Omalu si fa potentemente strada anche e soprattutto la battaglia per veder riconosciute le proprie capacità nella “patria dei sogni”, il riconosciuto paradiso di ogni self made man.

Ambizioso, idealista, coinvolgente, giustamente a tesi.


In caso di maltempo la proiezione verrà annullata e recuperata in autunno presso il Cinema Politeama.